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Lega. Molini Fagioli di Magione. Intervengono l’on. Briziarelli ed il vice Presidente del Consiglio Salvini

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(Comunicato stampa) “Il rumore è così forte da coprire il lavoro?’”. Il senatore della Lega Luca Briziarelli interviene per evitare chiusura e delocalizzazione dell’impianto dei “Molini Fagioli” e allerta il Vice Premier Matteo Salvini che è già al lavoro con il Prefetto di Perugia per trovare una possibile soluzione.  “Le campane vanno sempre sentite tutte – spiega Briziarelli –  mi sembra impossibile che un’attività che lavora da 70 anni, prima ancora che intorno nascessero altri insediamenti, possa essere messa in crisi da un’ordinanza cautelare basata su una legge del 1948. Domenica 25 Novembre parteciperò all’ incontro pubblico organizzato dai dipendenti dell’azienda ai quali porterò la solidarietà della Lega e l’impegno del Governo a trovare una soluzione. E’ una battaglia importante – conclude Briziarelli – che coinvolge decine di famiglie e la sopravvivenza di un’azienda storica del territorio vittima di una insana burocrazia. Ho segnalato l’intera vicenda al nostro Vicepremier Matteo Salvini che mi assicurato  seguirà personalmente la questione: colgo, per tanto, l’ occasione di ringraziarlo per la sensibilità dimostrata confermando, ancora una volta, un’attenzione verso i territori e in modo particolare verso l’Umbria”

Questo che segue la dichiarazione rilasciata dal vice premier Matteo Salvini. “Siamo al fianco delle aziende e di chi ci lavora. Per questo vogliamo cambiare le assurde regole europee, ridurre tasse e burocrazia, frenare la delocalizzazione e incentivare gli investimenti in Italia. Le parole vanno accompagnate a fatti concreti, ed è con questo spirito che auspico una soluzione ragionevole per la “Molini Fagioli” di Magione, Perugia, che dà lavoro a più di venti famiglie e produce 230 tonnellate di farinacei al giorno. Qual è il problema?

Alcuni vicini – che abitano in case costruite quando il mulino era già in funzione – lamentano il troppo rumore, e il tribunale ha deciso di far ridurre l’attività da 24 a 10 ore al giorno. In questo modo l’azienda rischia di dover chiudere e delocalizzare. Risultato: famiglie senza lavoro e ripercussioni su tutto l’indotto regionale. In casi come questi, la Lega c’è. E c’è anche il nostro governo. Lunedì interverrà il prefetto di Perugia, che ho già fatto contattare. L’obiettivo è trovare una soluzione ragionevole per garantire la sopravvivenza di una bella azienda italiana. Non possiamo farci del male da soli”.

Ufficio stampa Lega Umbria