Potrebbe essere nominato “Giusto tra le Nazioni” un Pievese che, durante la seconda guerra mondiale, contribuì a salvare la vita ad alcuni Ebrei italiani.
Parliamo di Arcangelo Sonnati, Maresciallo dei Carabinieri, poco noto in Città della Pieve. Recenti ricerche su vecchi documenti , postate in Rete, ne illustrano il Profilo e ne disegnano l’operato durante le tristi vicende della 2^ Guerra Mondiale.
Arcangelo Sonnati nasce in Città della Pieve il 20 marzo 1894, da Giuseppe e Gorelli Maria. A 18 anni, il 9 maggio 1912, si arruola come Allievo Carabiniere a piedi ed il 10 settembre viene destinato alla Legione Carabinieri Reali di Ancona. Al termine della ferma triennale, si rafferma e viene trasferito, il 23 maggio 1915 (il giorno prima dell’entrata in guerra dell’Italia) al 1° Reggimento Carabinieri Mobilitato. Con questa Unità il Sonnati prende parte alla Battaglia sul Monte Podgora ed il 24 luglio viene ricoverato (per colera) in un Ospedale da Campo. Finita la convalescenza (settembre 1915) rientra al Battaglione Mobilitato presso il Comando Supremo.
Il 31 dicembre 1916 ottiene, sul campo, la promozione a Vice Brigadiere. Il 31 gennaio 1918 diventa Brigadiere ed il 16 aprile viene trasferito alla Legione Carabinieri di Ancona. Per la partecipazione alla Grande Guerra, viene insignito di : Croce al Merito di Guerra, Medaglia interalleata della Vittoria, Medaglia Guerra Italo-Austriaca, Medaglia Unità d’Italia.
Nel 1919 è effettivo alla Legione Carabinieri di Chieti; nel 1920 alla Legione Carabinieri di Alessandria e nel 1922 al Battaglione Autonomo Carabinieri di Alessandria.Nel 1923 diventa prima Maresciallo di alloggio e poi Maresciallo Capo.
Di stanza alla Stazione di Cerrina Monferrato, ad Ottobre 1924 sposa Bollo Vincenza dalla quale ha 2 figli : Armando (1925) e Piergiuseppe (1935). Il 15 agosto 1934, per anzianità di servizio, viene collocato in congedo.
Nel giugno del 1940, a seguito della entrata in guerra dell’Italia, viene richiamato in servizio e rimane a Cerrina Monferrato fino al gennaio 1944, quando viene trasferito a Ponzone (Alessandria) della cui Stazione Carabinieri diventa Comandante.
Gli eventi bellici lo portano a giurare fedeltà alla Repubblica Sociale Italiana ma egli mantiene un atteggiamento “prudente” in un territorio come quello ponzanese che è una attiva base di Resistenza.
Nella primavera del 1944, Reparti della RSI e Tedeschi compiono numerosi rastrellamenti ed eccidi nei confronti dei Partigiani. Il Maresciallo Sonnati sa che nel territorio di sua competenza, tra i paesi di Cartosio e Ponzone, risultano nascosti alcuni Ebrei: Adolfo Salvatore Ancona , con la moglie Clotilde Lattes, i figli Roberto Davide, Renato Gioberti, Riccardo Leone, Rosa Rachele ed il nipote Giorgio Polacco.
Adolfo Salvatore Ancona è un personaggio molto noto ed apprezzato nella zona perché, come Rabbino Capo di Acqui Terme, ha intessuto sempre un dialogo interreligioso. Perseguitato per motivi razziali, ha trovato rifugio nel ponzonese protetto da tutta la popolazione di quei luoghi.
Tra il 6 e l’11 aprile 1944 Reparti nazifascisti compiono una efferata esecuzione d 75 partigiani nel Monastero de La Benedicta, località Capanne di Marcarolo del Comune di Bosio , a poch km. da Ponzone.
A seguito di questo evento, Arcangelo Sonnati (a conoscenza dei piani di altri rastrellamenti), avvisa la Famiglia del Rabbino Ancona che fugge a Stresa sul Lago Maggiore. Solo il figlio Roberto Davide viene arrestato e, internato ad Auschwitz , muore a Dachau nel 1945. Il Rabbino Ancona muore, a Milano, nel 1952. E’ sepolto ad Acqui Terme.
Il Maresciallo Sonnati decide anche di passare alla Resistenza attiva. Il 18 aprile 1944 si dà alla macchia ed il 2 giugno si aggrega alla 7^ Brigata dell’8^ Divisione “Giustizia e Libertà” con il nome di battaglia “Monterosa”. Rimane con i partigiani fino al mese di ottobre, quando la Brigata viene sciolta ma rimane alla macchia fino al maggio 1945. Poi si presenta alla Legione Carabinieri di Alessandria chiedendo di rientrare n servizio. Viene prima mandato a comandare la Stazione Carabinieri di Verzuolo (Cuneo) e poi come Vice Comandante della Tenenza di Borgo S.Dalmazzo (Cuneo). Nel 1946 è promosso Maresciallo Maggiore. Nel 1947, dopo essere stato esaminato dalla Commissione di epurazione per aver prestato giuramento per la RSI, viene inviato in congedo assoluto. Arcangelo Sonnati muore il 2 giugno 1979 a Cerrina Monferrato.
Per le azioni compiute a favore di appartenenti alla Religione Ebraica, il nome del Maresciallo Pievese potrebbe essere iscritto, a breve, tra quelli dei “Giusti tra le Nazioni” dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme.
Antonio Dell’Aversana