Il processo di riqualificazione della struttura sanitaria di Città della Pieve è costantemente monitorato dall’Amministrazione Comunale. Sul fronte dell’emergenza grazie ad un impegnativo confronto con la Usl e con i massimi livelli della Sanità regionale si è arrivati alla riqualificazione in via sperimentale del servizio da Punto di prima assistenza a Punto di Primo Soccorso, e questo ha comportato un miglior impiego degli addetti e della copertura oraria, nonché l’implementazione dei mezzi di soccorso.
Non solo, ma ci siamo sempre adoperati affinché il personale medico destinato al Pps pievese fosse altamente qualificato su questo fronte (dopo prime informazioni verbali dei mesi scorsi) la Usl il 9 gennaio ci ha informati del fatto che l’Azienda ha adottato tutte le misure di evidenza pubblica per reperire il personale necessario ma che ad oggi tutte le procedure (mobilità, concorso pubblico, avviso pubblico per tempo determinato e avvisi per medici convenzionati) hanno dato esito negativo sia per la esigua partecipazione dei concorrenti che per la rinuncia alla proposta di stipula dei contratti. Il reperimento di medici specializzati nell’emergenza urgenza diventa a questa punto una priorità irrinunciabile per garantire l’efficienza del servizio e su questo punto anche come Amministrazione Comunale si vuole rafforzare ed amplificare l’invito ai medici in possesso di tale specializzazione ad aderire a questa ricerca di personale.
Per quanto attiene i lavori di riqualificazione ad oggi i più attenti avranno notato che le opere hanno subito un rallentamento, legato alla sopraggiunta necessità di un miglioramento strutturale relativo alla vulnerabilità sismica della porzione di edificio oggetto di ristrutturazione radicale che dovrà ospitare la Risonanza Magnetica.
Queste opere, inizialmente non previste, interesseranno tutti i piani del blocco e per questo l’Azienda Sanitaria sta perfezionando con urgenza l’affidamento dell’incarico di progettazione. Queste modifiche, ha specificato l’Azienda, consentiranno un notevole miglioramento nell’organizzazione dei vari servizi, nella gestione delle attività per i ricoverati e per i pazienti ambulatoriali. Il tutto per un ulteriore investimento di circa 400 mila euro.
Più volte il Sindaco, Fausto Scricciolo ha ribadito come la chiusura dell’Ospedale Beato Giacomo Villa non sia stata una scelta determinata dall’Amministrazione che, al suo insediamento, ha soltanto potuto impegnarsi al massimo per governare il processo di riqualificazione ottenendo il maggiore grado di servizi possibili per la comunità capace di costruire una nuova offerta sanitaria mantenendo un’operatività e funzionalità della struttura in grado di durare nel tempo. Un concetto che merita di essere riaffermato costantemente a fronte di imprecisioni che spesso vengono diffuse su un tema troppo delicato per poter tollerare inesattezze.
Ufficio Comunicazione Comune di Città della Pieve