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Germania contro Trasimeno

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Lotta alla inefficienze e gli sprechi, lotta fra agenzie turistiche e cose nostre da cambiare.

Ne hanno paralato tutti in questi giorni: politici, amministratori pubblici, operatori economici e semplici cittadini. Su di un canale della Tv pubblica tedesca è stato mandato un servizio televisivo sul lago Trasimeno. E fin qui niente di male, anzi. Il problema è nato perché è stata fatta una descrizione molto negativa del lago, sia per i servizi, sia per lo stato delle acque, sia per l’uso dei finanziamenti comunitari con cui sono state realizzate alcune opere, come la famigerata pista ciclabile, che non si segnala certamente come esempio di efficienza realizzativa.

I primi a riprendere il servizio è stato il M5S, per sottolineare alcune denunce già fatte. Va detto che la vicenda della pista ciclabile fatta male è nota da diversi anni e le denunce e le critiche non sono mancate da parte anche degli indigeni, prima che se ne occupassero gli Alemanni e gli altri.

Naturalmente immediata è stata la risposta delle diverse autorità responsabili del lago.L’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, ha risposto che “non solo il lago Trasimeno è balneabile, ma addirittura classificato ‘eccellente’ secondo i parametri di classificazione di balneabilità”.

Sempre Rometti ha detto che il sistema fognario è “perfettamente efficiente”. L’assessore regionale Fabrizio Bracco invita i giornalisti tedeschi a vedere come stanno realmente le cose . Il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi mette infine il sigillo: “Giù le mani dal Lago Trasimeno ‘perla’ ambientale che tutti ci invidiano”.

A noi interessa il lago Trasimeno perché oltre ad essere una risorsa ambientale di rilievo è una carta importante da giocare dentro una nuova offerta turistica ricca ed articolata della nostra area.

Sarebbe opportuno che si riaccendessero presto i fari sull’offerta turistica complessiva di questa nostra area centrale. Sui prezzi, sui servizi, sugli eventi, sul patrimonio ambientale, sulle integrazioni e sulle sinergie.

Ma non con una iniziativa di questo o quel comune o di questa o quella pro loco.

Qui serve un adeguato intervento delle due Regioni per misurare le spade sulle pedane nazionali ed internazionali.

 

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