L’impegno a mantenere l’Ufficio del Giudice di Pace a Città della Pieve viene assolto dall’Amministrazione Comunale con una nota formale inoltrata al Ministero di Grazie e Giustizia entro la scadenza del 29/6/2014. Nella nota correva l’obbligo di individuare tre dipendenti della stessa Amministrazione destinati ad avviare un percorso formativo specifico per qualificarli rispettivamente cancelliere, assistente ed ausiliario giudiziario.
Questa infatti è la dotazione minima necessaria al mantenimento dell’ufficio. E’ un impegno gravoso per l’amministrazione che deve rinunciare alle prestazioni dei tre dipendenti ma era l’unico modo possibile per conservare l’Ufficio. Il personale attualmente in sevizio tornerà infatti alle dipendenze dirette del Ministero di Grazia e Giustizia e gli uffici del Giudice di Pace passano completamente a carico delle Amministrazioni Comunali per il mantenimento. Si tenga conto in proposito che in Provincia di Perugia gli uffici che che hanno richiesto di essere mantenuti sono quelli di Gubbio, Gualdo Tadino, Città di Castello, Foligno, Castiglione del Lago e Città della Pieve
L’apertura dell’Ufficio, in accordo con il comune di Castiglione del Lago, sarà garantita tre giorni su una sede e tre giorni sull’altra. Verranno valutate in seguito le modalità e le forme di collaborazione più appropriate per ottimizzare il funzionamento, contenere i costi e rendere un servizio efficiente. Quello del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace non è stato un passaggio facile sia per le carenze della pianta organica che sia per la necessità di trovare la giusta motivazione e competenza nel personale da destinare a nuovo incarico.
Ai dipendenti che si apprestano ad avviare a breve il percorso formativo specifico va il ringraziamento e l’incoraggiamento dell’Amministrazione Comunale.