Home Rubriche Fine settimana con il “monsone di fine inverno”

Fine settimana con il “monsone di fine inverno”

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Fino a qualche anno fa l’inverno solitamente, dopo dicembre mediamente più piovoso e governato dalle correnti atlantiche, si adagiava un po’ sulle “secche” di gennaio, spesso governato da anticicloni che portavano nebbie e freddo soprattutto in pianura inframezzati da veloci passaggi piovosi/nevosi da nordovest seguiti da tramontana, risvegliandosi poi nel quasi sempre dinamico febbraio, mese più ventoso, nevoso e con sbalzi termici dell’anno, oltre che spesso anche il più freddo spodestando gennaio, come nel recente febbraio 2012 dei record di neve, relativamente vicino nel tempo ma che sembra lontanissimo visto l’andazzo degli ultimi anni.

Ultimamente infatti si è affermata una tendenza sempre più “eclettica” degli inverni nostrani e in particolare gli inverni 2013-2014 e questo in corso 2015-16 sono stati accomunati oltre che da temperature complessivamente decisamente più calde del normale, anche da un febbraio insolitamente piovosissimo e mite. Scendendo nel particolare dei prossimi giorni il tempo tra oggi e domani sarà interamente dominato da una profonda e insistente depressione mediterranea, che porterà piogge quasi monsoniche su molte zone, clima mite, scirocco e soltanto nella sera/notte di domenica un leggero calo termico e la neve in montagna al passaggio del fronte freddo con annessa pioggia forte e temporali. Nell’immagine in allegato potete vedere il profondo minimo depressionario centrato tra Corsica, mar Ligure e Tirreno settentrionale proprio nella notte tra domenica e lunedì.

Dunque preparatevi a una tre giorni di tempo da lupi, poichè anche lunedì per l’appunto continuerà sulla falsariga del fine settimana pur in un contesto più fresco e più instabile che perturbato, mentre martedì si dovrebbe avere un netto miglioramento.

A seguito, dopo un febbraio che di invernale ha avuto poco o niente ed è sembrato piuttosto un novembre ritardatario, si profila un marzo invece abbastanza fresco e instabile, come del resto è sempre stato marzo, soprattutto nella sua parte iniziale di certo più invernale che primaverile. Speriamo insomma che almeno marzo, al contrario di gran parte dei mesi che l’hanno preceduto, faccia il suo mestiere.