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Città della Pieve. Palio dei Terzieri ed altro. Riflessione positiva da continuare.

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Quando a Città della Pieve si prova ad affrontare argomenti seri e senza pregiudizi, i pievesi rispondono sempre. La conferma viene dai dati, importanti per un pezzo di approfondimento,  e dai contenuti di una riflessione avviata da un articolo mio di qualche giorno fa sul “dopoPalio”.

Nell’articolo venivano segnalati i risultati raggiunti in termini di  partecipazione locale e di interesse esterno, con l’edizione 2023, che non è la cinquantesima, ma è quella svolta a 50 anni dalla prima, nel 1973.  Risultati raggiunti anche e soprattutto in virtù di chi in questo mezzo secolo ha dato l’anima per il proprio Terziere e per la manifestazione. Nell’articolo venivano anche segnalati i problemi che la crescita, non da ora, ha comportato e che bisognerebbe affrontare. Problemi che riguardano il Palio, si esaltano nel periodo che lo riguarda, ma che sono sottotraccia durante tutto l’anno. La pulizia, la sicurezza, le responsabilità, il disturbo. E poi le risorse il ruolo ed il peso di Città della Pieve nel contesto regionale.

Hanno commentato l’articolo importanti figure dei Terzieri come Fabrizio Della Lena, Giuseppe Peciotti e Cristiano Meloni, ex amministratori come Vasco Fattorini e Marco Bertozzi, figure del mondo dell’informazione come Ettore Serpico e semplici cittadini come Luciano Della Ciana e Francesco Porzioli.

L’approfondimento continuerà crediamo in sedi più opportune ed appropriate come i consigli e le assemblee dei Terzieri ed il consiglio dell’Ente Palio, continuerà immaginiamo nel confronto con l’Amministrazione Comunale e Regionale. Noi come giornale ne seguiremo l’auspicabile sviluppo e lo renderemo pubblico.

Su tre temi che sono stati sollevati vorremmo tornare anche per chiedere qualche chiarimento. E’ stata segnalata con forza la questione pulizia. I problemi che sorgono nei dieci giorni del Palio e lo scarso intervento segnalato da più parti da parte della ditta cui è affidato il servizio. Dal comune, siamo stati informati del costo di 12.000 euro ( 9000 più iva) per un servizio straordinario aggiuntivo nei giorni del Palio. Sarebbe auspicabile qualche dettaglio in più a riguardo, perché la cifra è ragguardevole, perché le ore previste da questa cifra sono numerose, perché invece i riscontri delle presenze e dei risultati sono stati scarsi. La conclusione viene da sé.

Sono stati segnalati i problemi dei parcheggi e della viabilità. Problemi annosi. Problemi che si ripresentano non solo nel periodo trattato, ma ad ogni estate ed ogni occasione in cui alla Pieve arriva qualche mosca in più del normale.

Problemi che potevano e possono essere risolti soltanto con investimenti strutturali consistenti, frutto di progetti da farsi finanziare nelle grandi occasioni di spesa europee, nazionali e regionali. Interventi strutturali sui parcheggi, con grandi aree prossime al centro e relativi percorsi meccanizzati, sono stati fatti ovunque, anche in Umbria, non solo quelli stratosferici di Perugia, ma anche a Narni, a Todi, a Marsciano, a Spoleto, a Città di Castello, a Orvieto. Domanda. C’è, anche qui, in qualche cassetto qualche progetto simile? Altrimenti smettiamo di parlarne e basta. Stesso discorso per la viabilità. Dagli anno 60 del secolo scorso si parla della bretella che dovrebbe salvare le Monache e Via Santa Lucia, la bretella per decenni prevista dal PRG, quella che congiungerebbe la zona dell’ospedale, a Corleone. C’è qualche progetto nel cassetto o magari c’è qualche intenzione di tornare a ragionarci? Il PNRR doveva essere un debito buono per buoni progetti. Temo il tirar delle somme. Ma non solo alla Pieve.

Infine Giuseppe Peciotti, tra gli altri contributi, ha ricordato il problema delle responsabilità. Quelle che si assume il presidente dell’Ente Palio certamente, ma aggiungerei anche quelle che si assumono i presidenti dei Terzieri, il sindaco e per alcuni aspetti anche i consiglieri.

Da una parte c’è una legislazione, frutto di incidenti avvenuti prevalentemente nel mondo del calcio, che ha reso quasi impossibile organizzare tranquillamente eventi. Dall’altra i nostri Terzieri si stanno trasformando  in organizzazioni di volontariato che sono una forma associativa che favorisce l’acquisizione eventuale di risorse pubbliche, ma nello stesso tempo meno tutela gli amministratori, lontana dalla personalità giuridica di cui parla Bertozzi.  E’ una riflessione che ho già posto all’interno dell’Ente Palio e su cui si dovrà ritornare.

Gianni Fanfano

Questi che seguono sono i commenti fatti sulla pagina fb del giornale

Vasco Fattorini. Caro Gianni, un bell’articolo che tocca tanti aspetti, delicati e sensibili, che sarebbe opportuno e urgente cominciare ad affrontare uno ad uno. Visto che anche per il titolo, la centralità dell’articolo riguarda il Palio, mi ha fatto piacere che il Presidente di un Terziere abbia( a mia conoscenza) per la prima volta voluto “scoperchiare” problematiche, che pur esistenti da tempo, sono rimaste nascoste ad ardere sotto la cenere.

Ettore Serpico.  Un grande Palio senza grandi parcheggi! Problema che nessuno prende in considerazione. Occorre una programmazione straordinaria. Parcheggi con bus navetta. Non ci sono alternative al caos che si crea in alcuni giorni del Palio e il giorno stesso.

Giuseppe Peciotti  È da molti anni, ma quest’anno il Palio ha raggiunto numeri mai visti, soprattutto il giorno della competizione. Forse tali numeri sono a limite della ricezione. La qualità e la proposta diversificata di tutti i giorni del Palio, rendono la manifestazione unica ed ineguagliabile a livello Nazionale. Purtroppo ormai a livello pubblico Regionale non si ha considerazione. Solo pensando che alla Bit di Milano la regione ha venduto: umbri jazz, la mostra del Peurgino ( solo quella di Perugia) e la Quintana, naturalmente non che lo meritano, sono di alto livello, ma c’ è chi ha un’ attenzione privilegiata. Pensare che il nostro PALIO deve farsi in quattro per ricevere pochi spiccioli. Quello che facciamo come volontariato , se lo scordano ed è fuori dai canoni, da Foligno, Narni e probabilmente anche la stessa Siena, lo sforzo è unico. Alla fine… se gli enti pubblici Regionali ci snobbano o poco più, conviene non perderci più energie , ormai tempo perso, destra o sinistra, stessi esigui risultati. Alla fine spendiamo le energie e il tempo verso altri investitori pubblicitari. Non in secondo piano ma che l’ Amministrazione Comunale, dovrà mettere mano, è l’adeguamento del campo sportivo. Occorre triplicare le tribune al campo, non solo per far fruire il palio ad altre 1000 persone in più, ma soprattuto per renderle normativamente regolari, altrimenti si arriverà un giorno che se il Presidente dell’ Ente Palio, non si assume, giustamente la responsabilità personale di firmare in deroga le tribune laterali, il Palio sarà visto solo da 1000 persone… PRIMA O POI QUESTO ACCADRÀ. L’ adeguamento è essenziale e fondamentale per la sicurezza e tranquillità di tutti ed alla fine deve essere visto non solo ai fini del Palio, ma a quel punto potrà essere utilizzato per altre manifestazioni di rilievo culturale dove attratte ed ospitare più di 3000 persone. Dall’ altro lato, la riflessione da fare è sulla gestione notturna, purtroppo si arriva a dei livelli di eccesso, spesso non sostenibili e inadeguati sia al Palio che al vivere civile. Lo dobbiamo non solo in senso di civiltà, ma anche verso una crescita ” sana” dei nostri contradaioli più giovani. Non è facile ma doveroso porne attenzione e riflessioni adeguate. Per quanto riguarda la pulizia, posso solo dire , in quanto vissuta giornalmente, la pulizia di via Barbacane nei 15 giorni di Palio mai eseguita dal personale Tsa, ma se è stata pulita, grazie ai contradaioli.

Francesco Porzioli Condivido ogni parola e ogni considerazione.maggiore attenzione verso la quiete pubblica, la pulizia delle vie e il comportamento dei giovani e giovanissimi. I terzieri devono essere più attenti nel controllo di quello sopra

Cristiano Meloni. Analisi corretta e costruttiva… Ogni punto va affrontato per trovare miglioramenti… miglioramenti che dovranno , secondo me, trovare un compromesso tra le necessità di offrire una manifestazione migliore nella quantità e nella qualità e le possibilità economiche che potremmo ottenere nonché una tolleranza da parte di tutte le persone (residenti ed ospiti) ad accettare qualche disagio socio/logistico on più che si crea per quei 10/15 giorni all anno… il presente dei terzieri è legato all impegno di ogni residente della pieve (impegno diretto o indiretto!!) Ma il futuro dei terzieri è legato alla passione dei giovani, ed è compito di ogni “veterano” di questa festa, accendere questa fiamma e alimentarla anno per anno, certo! Se troppo esuberante, indirizzarla e contenerla ma MAI ostacolarla o spengerla! Quindi … rimbocchiamoci tutti le maniche , direttamente o indirettamente perché è il momento di farci sentire

Fabrizio Della Lena se ne parla da tanto tempo, ma il potere politico post Palmiro è pari a zero….una volta i finanziamenti arrivavano diretti e indiretti… purtroppo la politica non riesce più a soddisfare le esigenze dei cittadini in nessun campo

Marco Bertozzi Il Palio è patrimonio assoluto. Proprio per questo la manifestazione ha ora il compito di diventare patrimonio importante. È tempo di acquisire personalità giuridica, certezza di finanziamenti,pubblicità conosciuta a livello nazionale dei suoi rappresentanti e dei suoi bilanci , adeguando la propria ragione sociale alle normative attuali del settore.per poter usufruire da tutti gli incentivi previsti dalle nuove normative riguardanti le importanti realtà di promozione storica.

Luciano della Ciana Penso che la collaborazione, dovrebbe venire dalla politica, invece di farsi grandi con le fatiche degli altri, ma questo è un problema vecchio, di lunga data, le autorità devono cambiare politiche di sviluppo della Città, il resto sono solo chiacchiere, sempre grazie al volontariato.