Home Argomenti Istituzioni Anita Verdacchi Sindaca del Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze di...

Anita Verdacchi Sindaca del Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze di Città della Pieve.

Condividi

Ha undici anni e frequenta la prima media all’Istituto Comprensivo Pietro Vannucci il primo sindaco dei ragazzi eletto a Città della Pieve. Si chiama Anita Verdacchi e nell’ambito delle consultazioni che si sono tenute a scuola ha ottenuto ben 102 voti. Questa mattina il sindaco Fausto Scricciolo le ha conferito la fascia e il consiglio comunale ha proclamato all’unanimità gli eletti del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Città della Pieve.

Tenendo conto dei voti ottenuti e del Regolamento, Anita Verdacchi sarà sindaco per il biennio 2017/2019 e con lei sono stati eletti Consiglieri gli alunni

1.CHIONNE GIULIA 79 voti

2.MANGANELLO ANDREA 77 voti

3.PONTEVOLPE MATILDE 74 voti

4.RUBECA EMANUELE 74 voti

5.SANTORRI ALESSIO 72 voti

6.SBERNA SAMUELE 72 voti

7.SASSO AURORA FRANCESCA 65 voti

8.GIGLIOTTI GIADA 64 voti

9.TOZZI PAOLO 63 voti

  1. FRANCHETTI ALESSIO 62 voti
  2. CASUCCI GIANMARCO 61 voti
  3. CESARINI FILIPPO 59 voti. 

Proclamati gli eletti  il sindaco, la giunta e i consiglieri hanno lasciato il posto al consiglio comunale dei ragazzi. Scricciolo ha espresso “Ringraziamenti nei confronti della dirigenza scolastica che ci ha accompagnati in questo percorso importante e di crescita per la nostra comunità” e rivolto ai giovanissimi colleghi il sindaco ha detto: “Mantenete attenzione allo studio e all’apprendimento perché la conoscenza è la chiave per esprimerci e per dare forza alle nostre idee. Noi vi ascolteremo e cercheremo di comprendere meglio i vostri bisogni e le vostre necessità”.

“Ci tengo particolarmente a ringraziare tutti coloro che mi hanno votato – le prime parole della sindaca dei ragazzi e delle ragazze – e non faremo promesse che non saremo in grado di mantenere. Nel mio programma sono state proposte alcune idee come i laboratori creativi e la pubblicazione di un giornalino della scuola. Ma ce ne sono altre e prenderemo in considerazione anche quelle di coloro che non sono stati eletti. Noi affronteremo questo impegno con entusiasmo e serietà”.

Il Consiglio comunale dei ragazzi si riunirà bimestralmente e le sedute si terranno nella sala consiliare di Palazzo Fargna. Il consiglio comunale, grazie al consenso delle dirigenti scolastiche del Vannucci e del Calvino, Maria Caligiuri e Maria Longo è stato trasmesso in diretta streaming nei due istituti permettendo così una diffusione a tutti gli studenti pievesi.

“In questi mesi i bambini hanno partecipato in più occasioni a momenti della vita dell’Amministrazione. Abbiamo cercato di spiegargli come funziona l’istituzione e adesso saremo noi ad osservare ed ascoltare loro in questo percorso – ha spiegato l’assessore alla scuola e sociale Barbara Paggetti -. Una data quella di oggi non casuale, che coincide con la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, e questa giovane sindaca che si insedia oggi è un simbolo di come lavorando insieme alle giovani generazioni si creano le basi per costruire sul rispetto, sulla cultura, su valori positivi”.

Il percorso fino a qui…

L’esperienza del CCRR ha preso vita verso la fine dell’anno scolastico 2015/2016 periodo in cui l’Assessorato alle politiche sociali insieme all’istituto comprensivo Pietro Vannucci hanno condiviso l’intento del progetto che si è concretizzato con la stesura del regolamento condiviso in molte fasi partecipative all’interno della Comune e della scuola, fino all’approvazione all’unanimità in Consiglio Comunale. Durante lo scorso anno scolastico 2016/2017 alle classi quinte della scuola primaria e alle classi prime della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo P. Vannucci è stato presentato il progetto, le sue finalità e i tempi d’attuazione. In questa prima fase di preparazione gli insegnanti di classe in collaborazione con l’assessore Barbara Paggetti hanno avuto modo di organizzare la partecipazione dei ragazzi alle sedute del Consiglio Comunale , la visita del Comune e incontri con il Sindaco e la Giunta, per consentire loro di comprendere cosa è l’organo collegiale del Consiglio Comunale, quali siano le sue competenze e quali le figure lo compongono, cosa è una Giunta comunale, quali siano le sue competenze e quali le figure che la compongono, chi è il sindaco e quali sono i suoi compiti e chi sono gli assessori e quali sono le loro funzioni.

Questa prima fase ha inevitabilmente acceso la curiosità dei partecipanti e li ha portati a sviluppare la consapevolezza di appartenere ad una comunità tutt’altro che statica, aperta ai giovani e alle loro proposte. Hanno compreso che la partecipazione attiva è strumento essenziale per cambiare lo stato di cose e che viceversa la critica sterile non è funzionale. La partecipazione alle sedute ha consentito inoltre di familiarizzare con i concetti di democrazia, votazione, delibera ecc…

Nel mese di ottobre dell’anno scolastico in corso i ragazzi hanno potuto incontrare il Segretario comunale e i vari funzionari delle varie aree comunali e colloquiare con loro per capire il funzionamento degli uffici; a novembre dell’anno scolastico in corso ha preso il via la seconda fase del progetto e alcuni ragazzi hanno deciso di impegnarsi personalmente a attivamente mettendosi in gioco e proponendo un personale programma elettorale.

Ognuno di loro ha effettuato una analisi della situazione attuale, individuando i punti di forza e le criticità del paese e della scuola e ha selezionato le priorità su cui ritiene necessario impegnarsi. Tutti i programmi elettorali sono stati poi sottoposti all’attenzione dei ragazzi della scuola. Ogni candidato infatti ha avuto modo di esporre pubblicamente il proprio programma e di rispondere ad eventuali domande, giovedì 16 novembre ci sono state le elezioni con il seggio presieduto da insegnanti e ragazzi di terza media come scrutatori e garanti come garanti sono stati per tutta la campagna elettorale fino ad oggi Sabato 25 novembre che si è insediato il primo Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze di Città della Pieve.

La Dirigente Scolastica Maria Caligiuri ricorda che

“In una scuola al passo coi tempi, nella quale le competenze si acquisiscono e si verificano attraverso i compiti di realtà, consentire ai nostri ragazzi di confrontarsi col mondo degli adulti e con la complessa società contemporanea ha un grande significato: protagonisti (forse) inconsapevoli, essi cominciano a percorrere il sentiero che li porterà verso la coscienza civica, verso l’approccio con la cittadinanza attiva e con le responsabilità che l’essere cittadino comporta, ma, soprattutto, verso la prima sperimentazione di democrazia. Rientra negli obiettivi del nostro Istituto favorire nei discenti lo sviluppo dell’etica della responsabilità e dei valori in linea con i principi costituzionali: il CCRR non solo favorirà la conoscenza di tematiche implicite nella “Cittadinanza e Costituzione”, ma, attraverso il confronto col mondo degli adulti, saranno stimolate la loro curiosità e le loro attitudini per il futuro che li attende. Non basta chiamarsi “cittadini”:è fondamentale sentirsi e vivere da cittadini…Il CCRR sarà, pertanto, il passaporto per la società di cui faranno parte e per il civismo del quale dovranno necessariamente essere imbevuti.”

Per le referenti del progetto : la professoressa Rosita Ricci

“Conoscevo il CCRR perché nei miei primi anni di insegnamento ho lavorato in una scuola in cui tale progetto era già attivo da anni. Lo conoscevo ma come spettatrice, solo quando mi è stato affidato il compito di Coordinatore del progetto ho cominciato a capirne effettivamente la complessità, l’importanza e l’impegno che avrebbe richiesto. Il timore era quello di non riuscire a dare il giusto rilievo al progetto con il rischio di “scimmiottare” il lavoro dei grandi. Ancora una volta, però, la risposta dei ragazzi è stata sorprendente, infatti, da subito, hanno iniziato un percorso di cittadinanza attiva ispirata al Bene Comune, creando con la campagna elettorale un clima di confronto, crescita e dibattito. Leggendo i programmi elettorali emerge la serietà de i propositi, espressi con la semplicità e la chiarezza tipiche dei giovani. Riprendendo l’Articolo 12 della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – “ Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità” – possiamo dire che investire nel CCRR non è solo una modalità educativa e formativa, ma una scelta culturale che mette il futuro della cittadina nelle mani dei ragazzi. Non mi rimane quindi che augurare BUON LAVORO al futuro Sindaco e a tutti i Consiglieri.

Altra referente Professoressa Farina

“Mi ritengo molto soddisfatta dei risultati ottenuti in queste prime fasi del progetto, in quanto sia i ragazzi che hanno deciso di candidarsi sia coloro che saranno elettori hanno dimostrato di possedere una buona capacità critica e di valutazione , di saper elaborare progetti concreti e calati sul territorio pievese , di tener conto delle esigenze collettive dei coetanei, di saper elaborare in modo, talvolta anche molto dettagliato, proposte concrete, di individuare gli strumenti necessari per attuare certe proposte, e di voler partecipare attivamente e di sentirsi parte di un progetto collettivo nato per migliorare la città e offrire nuove opportunità”