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Volontari iuvant. Studenti e Residenza Protetta.

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La collaborazione degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino” di Città della Pieve, per il tramite del Presidio del Volontariato “Insieme si può” operante al suo interno, e la Residenza Protetta “Creusa Brizi Bittoni” della stessa cittadina, iniziata tre anni fa, grazie alla partecipazione di personale della Residenza ad una Assemblea degli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, è diventata più solida. Oltre ai corsi di Clown Terapia e Circo Sociale che gli studenti del “Calvino” seguono all’interno della struttura, alcuni giovani effettuano con gli ospiti della Residenza attività di volontariato.

Agli studenti dell’Istituto Professionale che già negli anni precedenti hanno effettuato questa esperienza si sono aggiunti quelli del Liceo. Ai ragazzi delle classi terminali, per volontà del Presidio e su richiesta degli stessi studenti, si sono aggiunti quest’anno quelli delle classi iniziali sia riguardo la Clawn Terapia sia rispetto all’attività di volontariato. Le proposte provenienti dalla Residenza Protetta consistono in: salotto del the, camminate assistite, giochi da tavolo. I giovani possono scegliere quello che preferiscono.

Gli studenti che rispondono all’iniziativa sono sostenuti nel loro inserimento dal personale della Residenza, in particolare da: assistente sociale, animatrice, fisioterapista. I volontari sono naturalmente coperti, durante il loro servizio, da una assicurazione appositamente predisposta dalla Residenza.

Ogni anno l’attività viene apprezzata dai giovani, dai loro familiari e dalla cittadinanza oltre che naturalmente dalla Residenza e dai suoi ospiti. Per il volontariato svolto e per la partecipazione ai corsi di Clown Terapia gli studenti ricevono un attestato valido sia all’interno sia all’esterno della scuola. Due studentesse, uscite anno scorso dall’Istituto Professionale, collaborano con un’Associazione di volontariato proprio grazie al possesso di questi attestati.

È il caso di dire che il volontariato “paga” non solo nel senso di star bene con se stessi; è anche occasione per ricordare che i giovani sono solidali e desiderosi di mettere il loro tempo a disposizione degli altri.

 

Ivonne Fuschiotto

 

 

 

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La collaborazione degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino” di Città della Pieve, per il tramite del Presidio del Volontariato “Insieme si può” operante al suo interno, e la Residenza Protetta “Creusa Brizi Bittoni” della stessa cittadina, iniziata tre anni fa, grazie alla partecipazione di personale della Residenza ad una Assemblea degli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, è diventata più solida. Oltre ai corsi di Clown Terapia e Circo Sociale che gli studenti del “Calvino” seguono all’interno della struttura, alcuni giovani effettuano con gli ospiti della Residenza attività di volontariato.

Agli studenti dell’Istituto Professionale che già negli anni precedenti hanno effettuato questa esperienza si sono aggiunti quelli del Liceo. Ai ragazzi delle classi terminali, per volontà del Presidio e su richiesta degli stessi studenti, si sono aggiunti quest’anno quelli delle classi iniziali sia riguardo la Clawn Terapia sia rispetto all’attività di volontariato. Le proposte provenienti dalla Residenza Protetta consistono in: salotto del the, camminate assistite, giochi da tavolo. I giovani possono scegliere quello che preferiscono.

Gli studenti che rispondono all’iniziativa sono sostenuti nel loro inserimento dal personale della Residenza, in particolare da: assistente sociale, animatrice, fisioterapista. I volontari sono naturalmente coperti, durante il loro servizio, da una assicurazione appositamente predisposta dalla Residenza.

Ogni anno l’attività viene apprezzata dai giovani, dai loro familiari e dalla cittadinanza oltre che naturalmente dalla Residenza e dai suoi ospiti. Per il volontariato svolto e per la partecipazione ai corsi di Clown Terapia gli studenti ricevono un attestato valido sia all’interno sia all’esterno della scuola. Due studentesse, uscite anno scorso dall’Istituto Professionale, collaborano con un’Associazione di volontariato proprio grazie al possesso di questi attestati.

È il caso di dire che il volontariato “paga” non solo nel senso di star bene con se stessi; è anche occasione per ricordare che i giovani sono solidali e desiderosi di mettere il loro tempo a disposizione degli altri.

 

Ivonne Fuschiotto