Home Argomenti Arte e Cultura Tomba di Laris: come si procede? Servono informazione e chiarezza.

Tomba di Laris: come si procede? Servono informazione e chiarezza.

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Sono passate quasi due settimane dall’ultimo comunicato della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell’Umbria sui lavori in corso sulla tomba di Laris e su quello seguente presso il Museo Civico di Santa Maria dei Servi. Ci sono giunte voci che il corredo funebre scoperto accanto ai sarcofagi sia stato portato a Perugia. Temporaneamente? Per motivi tecnici? E’ importante saperlo. Nel frattempo anche il Comune , direttamente o indirettamente, come aveva fatto all’inizio, non ha comunicato più niente. La Regione Umbria sulla vicenda poi ha svolto il ruolo dell’illustre assente fin dall’inizio. Ma ha competenze importanti. Fino all’ultimo comunicato si è parlato molto della collaborazione fra le diverse componenti che è stata fruttuosa ed appassionata. Volontari, Comune, Soprintendenza, Forze dell’Ordine e Militari. Va detto, per la precisione, che ufficialmente non è stato mai detto nulla circa il progetto sul futuro della tomba e dei reperti archeologici ritrovati. Competenza questa che è della Soprintendenza , ma su cui Comune e Regione dovrebbero avere una qualche possibilità di intervento e di interlocuzione, soprattutto se assumessero il ruolo di cofinanziatori del progetto di qualificazione e valorizzazione.

Nulla è stato detto anche sugli sviluppi degli scavi. Perché è quasi certo che ci troviamo in presenza di più di una tomba sul colle di San Donnino. Nulla sulle risorse necessarie, nulla sulle ipotesi di finanziamento. Nulla sui tempi. Siamo ad un passaggio di fase importante, occorre chiarezza da parte di tutti i soggetti interessati.

Vorremmo sapere come si intende procedere nel lavoro di recupero e di organizzazione degli scavi e ed in quella di programmazione del futuro. Futuro inteso come lavori, come ubicazione e come valorizzazione dei ritrovamenti fatti.

Per legge, ci è stato detto, che la Soprintendenza si occupa solo della tutela, chi si deve occupare allora della valorizzazione? Come rapportarsi con la realtà chiusina confinante ed integrabile?

E’ chiedere troppo avere qualche risposta a riguardo? Ci stiamo sbagliando? Siamo fuori strada? Sono preoccupazioni fuori luogo? Saremmo lieti di doverlo riconoscere.