Home Rubriche Interviste RAFFAELE PARBONO – assessore ai lavori pubblici

RAFFAELE PARBONO – assessore ai lavori pubblici

Condividi

Eravamo proprio in questo periodo quando due anni fa Città della Pieve ha conosciuto una delle più grandi nevicate che a memoria si ricordano. Da quell’ evento siamo partiti per fare qualche domanda su alcuni interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale all’Assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Parbono.

In questi anni ai lavori pubblici hai dovuto affrontare due emergenze importanti tutte e due nel 2012. In inverno la neve ed in autunno l’alluvione. Puoi raccontarci quelle esperienze ed esporre gli interventi realizzati.
Le ripetute e abbondanti nevicate di Febbraio e le piogge alluvionali di Novembre hanno messo a dura prova la forza d’animo dei Pievesi, oltre che impegnare gli uffici tecnici e gli amministratori locali. Città della Pieve ha reagito immediatamente, con l’attivazione del C.O.C., Centro Operativo Comunale, una sorta di unità di crisi che ha coordinato gli interventi, attribuendo a ciascuno il proprio ruolo per prevenire e contrastare i disagi. Gli uffici comunali, la squadra esterna, tutti i volontari della Protezione civile e i Vigili del Fuoco in quei giorni impegnati a Città della Pieve, hanno collaborato a sollevare la popolazione almeno dai disagi più¹ pesanti, a liberare gli accessi alle abitazioni, a ripristinare la viabilità, a consentire la riapertura delle scuole. Per ricordare quei giorni basti dire che, nel momento di massima criticità, 16 linee di media tensione erano fuori servizio, con una cinquantina di punti da riparare, la maggior parte lungo strade di campagna difficili da raggiungere, con diverse case sparse isolate dalla neve. Il nubifragio di novembre ha colpito pesantemente le famiglie e messo in precarietà aziende importanti che rappresentano un valore per l’economia di tutto il territorio. Sicurezza e lavoro sono i fronti sui quali l’Amministrazione comunale ha lavorato fin da subito. In questo caso il C.O.C., prontamente attivato, è stato immediatamente insediato a Ponticelli, il centro più colpito dall’alluvione, in coordinamento con la Protezione civile e i Vigili del Fuoco di Città della Pieve e del comando provinciale di Perugia. Fatti i primi interventi si è rapidamente dato il via alle operazioni per contrastare l’emergenza con l’arrivo della colonna mobile regionale, con una macchina idrovora e con tutte le unità volontarie di protezione civile della Regione Umbria. In poco tempo siamo riusciti a liberare dall’acqua l’abitato di Ponticelli e successivamente a ripulirlo da fango e detriti, con il sostegno ed il contributo attivo di tantissimi volontari. Il Sindaco ha chiesto fin da subito lo stato di emergenza e la presenza sul posto della Presidente Marini e dei vertici della protezione civile regionale.

Sicurezza ambientale e riduzione del rischio idrogeologico restano per noi delle priorità. Per Città della Pieve, nel piano di ripartizione delle risorse assegnate a seguito dell’alluvione, per interventi su frane e viabilità, sono stati stanziati 998 mila 450 euro, sulla base di una richiesta complessiva da parte del nostro Comune di 1 milione 17 mila 670 euro, per interventi su frane e viabilità alternativa. Per i primi lavori, già realizzati, i finanziamenti ammontano a 61 mila euro; 45 mila euro sono destinati a lavori già appaltati, per i quali è imminente la consegna dei lavori, che riguardano la sistemazione delle cordolature lungo la strada variante delle Cardete e i lavori per la stabilizzazione del pendio in frana lungo le strade comunali di Poggio San Litardo e di Sigliano. La Regione ha stanziato un ulteriore finanziamento di 892 mila 300 euro per Città della Pieve. Procedono le progettazioni da parte dell’ufficio tecnico comunale e dei Consorzi delle strade vicinali, riguardanti le ulteriori strade interessate in tutto il territorio comunale, per la sistemazione delle problematiche franose e viabili. A Novembre sono state appaltate altre opere, finanziate per 150mila euro, per i danni provocati dalle intense piogge che, nel 2005, avevano determinato smottamenti su due tratti della strada vicinale di Borgnano, lungo la rupe di San Salvatico che è zona di particolare interesse e fragilità dal punto di vista ambientale. I tratti in questione sono stati interessati anche dall’alluvione del Novembre 2012. Si andrà in tal caso al consolidamento, con soletta e pali trivellati in cemento armato e si procederà quindi al ripristino della strada.

Puoi rispondere anche a Giorgio Pieroni che su questo giornale lamentava la mancata riconvocazione del comitato per l’ “aggiornamento” promesso dalla Presidente Marini sull’arrivo dei finanziamenti statali e sui progetti individuati per la mitigazione del rischio idraulico.
Per quanto riguarda l’alluvione su Ponticelli sono stati sin da subito prese in considerazione progettazioni per la messa in sicurezza dell’abitato, da parte del Comune, dell’Ente di Bonifica e della Regione; è stata già inserita la chiusa che in caso di emergenza sarà utilizzata per non far bypassare l’acqua dai terreni adiacenti la ferrovia. Oltre alla ripulitura dei canali, uno dei primi interventi, con uno stanziamento di 300 mila euro, riguarda la messa in sicurezza della sinistra idraulica del fiume Chiani; si sta lavorando alla progettazione per la messa in sicurezza dei punti critici dell’abitato di Ponticelli, con stanziamento da parte della Regione di circa 2 milioni di euro. Accanto a questo c’è la questione dei danni ad imprese ed abitazioni, rimborsati in base a perizia: i rimborsi arrivano al 75% del valore di macchinari e beni immobili. I termini del bando per la presentazione delle domande per la richiesta di agevolazioni alle imprese sono stati recentemente riaperti sia per le aziende che avevano presentato la segnalazione dei danni provocati dall’alluvione nei termini previsti sia per le aziende che non lo avevano fatto e che quindi debbono ripresentare la domanda secondo le procedure previste. Le risorse destinate alle imprese danneggiate fanno parte dei 46 milioni e 400 mila euro assegnati all’Umbria, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza.

Per quanto riguarda l’intervento di Pieroni, ho letto della sua richiesta aggiornamento del tavolo istituzionale insieme al Comitato pro-alluvionati di Ponticelli che chiede di fare i punto sui progetti volti a migliorare il rischio nel territorio; nello stesso articolo vengono tra l’altro anche riportate le cifre stanziate per l’Umbria.
Come già detto prima, ci siamo attivati sin da subito con la Regione ed il Consorzio di Bonifica, per la messa in sicurezza dell’abitato di Ponticelli. Come riporta lo stesso articolo del 3-01-2014 c’è stato un incontro tra l’Amministrazione Comunale, il Comitato Pro-alluvionati di Ponticelli e la Presidente della Regione Marini assieme ai tecnici della stessa Regione.
Ad oggi il Consorzio di Bonifica sta predisponendo i progetti per la messa in sicurezza dell’abitato, già finanziati dalla Regione per circa 2 Milioni di euro che a breve verrà presentato, come stabilito, al comitato ed agli abitanti di Ponticelli.

La “pineta” è stata fatta oggetto di un importante e costoso intervento di risistemazione. I lavori sono completati o sono previsti ulteriori interventi a breve? Penso in particolare al “campo nero”.

Abbiamo voluto un consistente intervento di miglioramento, effettuato dalla Comunità Montana su incarico del Comune di Città della Pieve. Del resto, si tratta di un’area frequentata e amata dai Pievesi e dagli ospiti, un bosco di conifere, acacie, con viali alberati di lecci (75 piante censite). L’intervento ha riequilibrato l’ambiente mediante diradamento mirato e liberato le piante dall’edera che le soffocava. L’obiettivo è la riqualificazione e la migliore fruibilità dell’intera area parco. Oltre al taglio delle erbe infestanti, si è provveduto al taglio di piante instabili e malformate, valorizzando la presenza delle alberature di leccio, a lato dei camminamenti. Concluse le operazioni sulle piante, sono stati effettuati altri importanti interventi di riqualificazione come la regimentazione delle acque piovane, la nuova e più ampia illuminazione che serve tutta l’area del parco, le nuove panchine e la collocazione di tavoli, cestini e cestoni portarifiuti. Si tratta in sostanza di un lavoro che arricchisce il nostro centro storico cittadino e ne valorizza la vocazione di accoglienza e di socializzazione. Certamente di interventi ce ne sarebbero altri ancora da fare e, considerato che si tratta di un’area verde, potrebbero essere costanti. Vedremo nel futuro il da farsi per migliorare e arricchire uno degli spazi che oggi abbiamo voluto riportare ad un decoro vivibile e apprezzabile da tutti. Per il “campo nero” ad oggi non sono previsti interventi a breve termine, se non quelli di manutenzione ordinaria. E’ stato comunque inserito nel PUC 3 come programmazione di secondo step di riqualificazione dell’area in un medio/lungo periodo.

Isole ecologiche, puoi fare il punto attuale chiarendo:
– se l’intervento è stato richiesto dal Gestore o dall’Amministrazione;
– chi ha individuato le collocazioni;
– se l’intervento rispetta la progettazione;
– se è stata rilasciata l’autorizzazione dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria;
– come mai sta passando cosi tanto tempo tra la realizzazione e l’utilizzo;
– quando inizierà l’ utilizzo e quali saranno le modalità pratiche;
– quali misure verranno adottate per prevenire e reprimere il “lancio da fuori”;
– quanto costa la realizzazione;
– quanti posti auto sono stati persi complessivamente.

Si tratta di un’iniziativa in fase sperimentale, e quindi ancora in corso di definizione, proposta e attuata dal gestore del servizio GEST-TSA, che ha presentato il progetto e la documentazione necessaria per la realizzazione delle isole stesse. La collocazione è stata individuata in corrispondenza a quella del vecchio cassonetto dell’indifferenziata, per minimizzare, in questa fase iniziale e nuova, disagi o disorientamento per gli utenti. Obiettivo di tutte le Amministrazioni è arrivare ad un sistema di tariffazione puntuale, e su questo credo che vada proseguito un confronto serio, per il quale c’è l’impegno degli amministratori pievesi. Tale impostazione è del resto in linea con la scelta culturale di questa Amministrazione, intrapresa con l’approvazione in Consiglio Comunale della mozione “Avvio del percorso verso l’obiettivo Rifiuti Zero entro il 2020″.
Il progetto per la realizzazione di postazioni per la raccolta differenziata in prossimità del centro storico è stato approvato in linea tecnica con delibera di Giunta a dicembre 2012, demandando al Responsabile del procedimento gli ulteriori adempimenti autorizzativi, quali nulla osta ai fini viari per le piazzole poste lungo la SR71 e autorizzazione paesaggistica per tutte le nuove postazioni. Il nulla osta ai fini viari è stato chiesto alla Provincia di Perugia e rilasciato. L’autorizzazione paesaggistica è stata richiesta e rilasciata e trasmessa a TSA, comunicando che, nel rispetto delle prescrizioni del nulla osta ai fini viari e dell’autorizzazione paesaggistica i lavori potevano avere inizio. L’intervento realizzato ad oggi risulta conforme al progetto approvato dalla giunta comunale, nella previsione, nella posizione delle prestazioni, nel numero delle piazzole. Risulta essere ancora in corso per quanto riguarda l’adeguamento di alcune finiture alla prescrizione dell’autorizzazione paesaggistica e del nulla osta della Provincia. Sono inoltre in corso specifiche verifiche, richieste dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria a seguito di esposto del Consigliere Berna, per cui la fase di realizzazione è ancora da intendersi non interamente conclusa. L’utilizzo delle piazzole potrebbe iniziare anche subito e comunque non appena TSA avrà completato le fasi propedeutiche riferite all’uso delle stesse. Quanto agli stalli per la sosta effettivamente persi, in realtà si tratta di uno solo, in particolare quello posto lungo Via delle Mura; gli altri non erano propriamente individuati e regolarmente delimitati come posti auto, sebbene utilizzati per la sosta, essendo esterni alla carreggiata. Sulla possibilità del “lancio da fuori”, è un’ipotesi che è stata anche valutata, contiamo sul senso civico e sul rispetto della città da parte degli utenti, senza arrivare a misure drastiche con sanzioni, che comunque, se necessario, verranno adottate. Per quanto riguarda il costo degli isolotti, come già detto, è una realizzazione curata direttamente dal gestore, senza spese dirette a carico dell’Amministrazione comunale.