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Piegaro – I prodotti sono sani, non contaminati

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Piegaro. Nessun rischio per i prodotti. Un primo confortante e positivo responso sui frutti della terra sotto inchiesta per l’interramento di ceneri e rifiuti arriva dalle analisi svolte dalla  Asl 1. I prodotti sono sani, non contaminati. Grano, avena, orzo, fieno raccolti nei 255 ettari finiti sotto sequestro possono essere immessi sul mercato ed essere commercializzati.

Ottenuto il via libera dall’azienda sanitaria, la luce verde quella definitiva, è arrivata dalla Procura alla quale i proprietari hanno chiesto quindi il dissequestro dei prodotti per tramite dei sindaci, disposti a custodia giudiziaria.

E proprio i sindaci Roberto Ferricelli e Giulio Cherubini negli ultimi rispettivi consigli comunali hanno riferito queste novità confermando che comunque i terreni restano sotto sequestro, ma che nei prodotti non sono stati trovati agenti inquinanti. Non è tutto. L’altro importante messaggio è quello che viene lanciato proprio dal sindaco di Piegaro Ferricelli “questa è un’occasione storica per andare fino in fondo”. Che significa segnalare, adesso, a carotaggi in atto, i punti dove esistono sospetti di interramenti: di ceneri, rifiuti e non solo. Una sorta di “parlare adesso o tacerete per sempre”, a fronte di sospetti, più o meno sottaciuti che in questi territori aleggiano da 30 anni. Dopo non ci saranno scuse. La questione si chiuderà per sempre, in un verso o nell’altro. Dunque il primo cittadino ha preso carta e penna ed ha scritto all’interfaccia del comitato “soltanto la salute”, ricordando appunto che in questi giorni personale spedalizzato sta realizzando quello che per almeno 3 decenni si è atteso e che questi sono “i tempi supplementari” per suggerire punti da carotare. Il Noe, l’Arpa e i periti di parte dei 75 che si sono affidati ad un legale per l’eventuale costituzione a parte civile in una futura fase giudiziaria, sono adesso sulle colline bionde del grano ormai sdoganato dai sospetti. Ma le ceneri e i rifiuti sono ancora li sotto, alcuni autorizzati, altri no. Ma la verità ogni giorno che passa è più vicina e la Valle la attende con ansia. Il comitato effettua riunioni con cadenza regolare ed alcuni avrebbero anche già disposto analisi private e sarebbero pronti a richiederne altre. Insomma questo lembo di terra non era mai stato così tanto sotto controllo. Un’ inchiesta che in ogni modo segnerà un punto nella storia di queste terre.