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Paciano – Avanza speditamente il Contratto di paesaggio del Trasimeno

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 Paciano – E’ ad uno stadio avanzato il cammino del Contratto di paesaggio del Trasimeno, destinato probabilmente ad essere tra i più estesi d’Italia. Definita la strategia, con la formulazione da parte delle otto Amministrazioni comunali coinvolte di una serie di progettazioni, si apre ora la fase della partecipazione, che dovrà svolgersi entro il mese di luglio. Si è parlato estesamente anche di questa importante iniziativa di programmazione territoriale, volta a valorizzare e riqualificare dal punto di vista paesaggistico un territorio fortemente caratterizzato e identitario quale è il Trasimeno, nella tavola rotonda “Landscape and arts: dal perugino ai paesaggi”, organizzata nel fine settimana a Paciano presso TrasiMemo. Inserita nella serie di appuntamenti del Fai Trasimeno dal titolo “Memorie per il futuro: arti, artigianato, tradizione e innovazione”, la tavola rotonda è il primo appuntamento di tre che si terranno nell’arco del 2016 (gli altri saranno a Panicale e Magione) e segue il filo rosso del grande Maestro attraverso il quale si ripercorre e si legge il territorio. E’ stato Giovanni Moriconi del Servizio pianificazione e tutela paesaggistica della Regione Umbria, a riferire sul Contratto di paesaggio del Trasimeno, “strumento di programmazione negoziata basato sulla percezione che le comunità locali hanno del proprio paesaggio e finalizzato ad uno sviluppo paesaggisticamente sostenibile”. L’intensa attività conoscitiva dei mesi precedenti, secondo quanto riferito da Moriconi, ha tra l’altro prodotto 12 cartografie specifiche.

I Comuni coinvolti, come detto, si sono adoperati per la elaborazione di progetti che hanno come tema centrale e unificante il paesaggio del Trasimeno e che adesso devono essere sottoposti alla partecipazione. Ma nella tavola rotonda di Paciano il tema del paesaggio è stato declinato sotto molteplici aspetti, partendo dall’assunto, come ricordato in apertura dei lavori dal presidente del Fai Umbria Nives Tei, che esso è un elemento identificativo di uno società, specchio delle scelte di chi lo occupa. E’ stata poi Cristina Papa, dell’Università degli studi di Perugia, a legare al concetto di paesaggio i valori di etica ed estetica. “Oggi non esiste più un paesaggio naturale – ha sottolineato Antonella Pinna, del Servizio Musei, archivi e Biblioteche della Regione – si può parlare solo di paesaggi culturali, frutto della mano dell’uomo”.

Alla tavola rotonda ha portato il suo apporto anche il soprintendente Mario Squadroni che ha passato in rassegna archivi e fondi storici utili nello studio dei cambiamenti paesaggistici che hanno interessato l’area del Trasimeno. Lieta di ospitare questo confronto si è detta la vicesindaca Cinzia Marchesini. “Per continuare a progettare con la Banca della Memoria del Trasimeno – ha sostenuto – è importante conoscere anche la relazione che intercorre tra il paesaggio e l’arte”. “Progettare con consapevolezza  e con l’aiuto di esperti – per il sindaco Riccardo Bardelli – rassicura che a TrasiMemo si sta operando nella giusta direzione”.