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Nel centro di Magione nasce il “giardino dei cinque sensi”.

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(Comunicato stampa)

Lo splendido giardino liberty dell’edificio che ospita la casa di accoglienza per anziani Casa Serena, gestita dalla Fondazione Zefferino Rinaldi, torna a nuovo splendore grazie a un progetto che prevede la realizzazione di un “giardino dei cinque sensi”.

Un investimento di 200mila euro finanziato con fondi provenienti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Gal Trasimeno Orvietano, Polis, Amministrazione comunale Magione, Curia arcivescovile di Perugia e  avanzi di bilancio della Fondazione Zefferino Rinaldi consentirà di rendere di nuovo fruibile questa area verde posta al centro del paese.

La struttura della residenza protetta era già stata oggetto di molte migliorie negli spazi interni con il rifacimento della palestra, degli uffici, il cambio di tutti gli arredi delle camere e delle sale comuni, l’installazione della videosorveglianza negli spazi comuni e all’esterno, dei campanelli di chiamata e l’impianto di climatizzazione per rendere più piacevole il soggiorno agli anziani nei mesi più caldi. Da ultimo era stata rifatta tutta la facciata.

Rimaneva, come aveva più volte sottolineato il presidente della Fondazione, Adriano Sorci, il giardino composto da un bellissimo parco con limonaia in stato di abbandono tanto da non essere accessibile agli anziani ospiti.

I lavori, interrotti a causa dell’emergenza da Covid19 e ora ripresi, si pensa verranno terminati entro al fine di settembre e quello che era un luogo abbandonato diventerà un giardino in grado di rispondere con stimoli visivi, olfattivi e uditivi al decadimento funzionale e sensoriale degli anziani.

Il progetto, seguito da Martina Pedrazzoli, agronoma, e Serena Fabretti, architetta, ruota attorno ad una fontana. Sedute e un gazebo favoriranno l’incontro delle persone. Le alberature, alternate in base all’aspetto cromatico e al susseguirsi delle stagioni daranno una percezione visiva sempre nuova. Per il frutteto, con il contributo di Isabella della Ragione, sono stati recuperati degli ecotipi locali. Due tipi di orto completano il progetto: uno a terra e uno sospeso.

Il giardino con frutteto e orto sarà poi a disposizione delle scuole per attività didattiche e della cittadinanza per rinsaldare il legame tra generazioni tra famiglie e ospiti in un ambiente profumato e colorato che stimola i sensi.

Il lavori saranno completati da una pavimentazione speciale per evitare i rischi di scivolamento, un corrimano a struttura doppia e, infine, una scultura, un “Angelus novus” di Sestilio Burattini.