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MOIANO TORNA A CORRERE…

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Riprende la corsa del Moiano.

E non è una corsa senza sapere dove andare e perchè come quella di Forrest Gump nel celebre film interpretato da Tom Hanks.

E’ una corsa controcorrente, ma la meta è chiara, è in salita,  faticosa, come tutte le cose belle della vita, e certamente non facile: la meta è un sogno “e c’è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò“.

Il sogno di raggiungere qualcosa di storico per una piccola piazza come Moiano: contendere fino all’ultima Domenica la vittoria del campionato al poderoso Tavernelle.

Perentoria vittoria dei rossoblù sul coriaceo Martinea, mai pericoloso.

Il primo tempo Moiano in vantaggio con l’impeccabile Meloni deliziosamente imbeccato da un sontuoso asisst di Brusco.

Quando servi al bomber palle così, lui non perdona; da quella posizione “sona a morto“, come si suol dire; se gli dai la palla giusta lui la spedisce in fondo al sacco, sembra nato per questo.

Poi la squadra di Talli gestisce abbastanza agevolmente, nonostante gli sfortunati infortuni di Giovagnola, lo stesso Meloni e il giovane Garosi, fino a chiudere la partita, quasi allo scadere, con un contropiede del rigenerato Brusco che spedisce in goal dopo una sciagurata uscita del portiere avversario.

Andiamo a raccontare nel dettaglio le prestazioni dei maratoneti moianesi, attori principali della corsa per il sogno: Della Ciana 6,5 gli ospiti si infrangono in qualche circostanza contro il muro della sua possenza fisica,  l’Incredibile Hulk; Pepponi 6,5, attento, veloce e tempista, difensore completo anche capitano dopo l’uscita del Giova, Capitan Futuro; Truccolo 7, mai domo, muscoli d’acciaio, da lì non si passa, Maciste; Garosi 6,5, ultimamente ottimo in fase difensiva, un po’ meno quando attacca, sempre in movimento, Flash; (Maccari 6, dirige e traghetta con esperienza il popolo eletto della difesa moianese da vecchio saggio, Mosè)  Giovagnola 6, stringe i denti, fino a che è in campo non sbaglia nulla, stoico, Superman; (Capoccia 6,5, non sbaglia niente ed è duro quando c’è da farsi sentire, Uomo Roccia);  Gonnellini 6,5, mette sempre il pallone dove vuole lui, mai banale, da il la a tutte le azioni pericolose del Moiano, regale, Re Artù; Sepiacci 6,5, assist a Brusco per il secondo goal e tanta, tanta qualità, ogni tocco di pallone sembra una stoccata di fioretto, D’Artagnan; Biccini 7, onnipresente, ma ha il dono dell’ubiquità? aumenta il rimpianto per non averlo visto per tutta la partita col Tavernelle, va con caparbietà su tutti i palloni che gli gravitano nell’arco di 30 metri e ne recupera la maggior parte, Uomo Calamita; Meloni 7,ogni botta ‘na ‘ntacca“, poi si fa male, almeno in questo è umano, ma gli uomini perdonano, Meloni no, Rambo; (Luna 6, ha qualità da vendere, ma paga in esperienza e scaltrezza, comunque generoso, Buon Samaritano); Brusco 7,5, assist e goal, subisce un’infinità di falli e fa spendere agli avversari altrettante ammonizioni, salta l’uomo con una facilità disarmante, ancora rimpianti, Principe Azzurro; Errichiello 6,5, può ancora crescere a dismisura, ma fa abbondantemente il suo, Piccolo Principe