da Umbria Economia del 19-12-2015 di Massimo Sbardella
Mantignana, Marinelli saluta e lancia la BCC unica.
Presidente dal 1978, ha ufficializzato le dimissioni A metà gennaio il piano industriale a Bankitalia, i voti sulle fusioni con CrediUmbria a fine maggio. Per 37 anni ha guidato la “sua” banca. Non un aggettivo per indicare il possesso, ma perché nella Banca di Mantignana (oggi Credito Cooperativo Umbro) Antonio Marinelli ha impegnato le energie di una vita, dividendole con quelle per la sua impresa. E nella banca Antonio Marinelli ha seguito tutte le tappe, come saggiamente indicato dal papà Augusto, storico membro del primo Consiglio di amministrazione.
Marinelli ha lasciato la sua carica da presidente, comunicandolo ufficialmente al Cda. Un addio legato al processo di fusione in atto con CrediUmbria. «Un processo aggregativo – hanno comunicato i vertici di Mantignana che consentirà di realizzare una banca cooperativa capace, per dimensioni e struttura, di dare appropriate risposte alle aspettative del nostro territorio. Un obiettivo da sempre tenacemente perseguito dal cavaliere Marinelli che, proprio per rendere più celere e agevole il suo conseguimento, ha volontariamente deciso di mettere a disposizione la propria carica, sgombrando il campo da quegli arroccamenti verticistici che molto spesso, in altri contesti, si sono dimostrati pregiudizievoli per il buon esito di simili iniziative.
Una scelta compiuta – hanno concluso dal Credito Cooperativo Umbro – nell’esclusivo interesse della banca che, fino all’ultimo, rende merito al suo operato».
Un percorso, quello avviato a fianco di CrediUmbria, che conoscerà una tappa fondamentale già a metà gennaio, quando i Consigli di amministrazione delle due banche dovrebbero approvare il piano industriale e lo statuto, per poi presentarlo alla Banca d’Italia. A quel punto, la Vigilanza avrà 90 giorni di tempo per dare il via libera o chiedere integrazioni. Ma piano industriale/e statuto si stanno elaborando proprio sulla base delle indicazioni che in questi mesi sono state fornite dalla Banca d’Italia, che spinge, in tutto il Paese, perché il mondo cooperativo vada incontro ad aggregazioni funzionali. Ne dovrebbe influire su questo percorso il decreto per la riforma del sistema del credito cooperativo annunciato recentemente dal premier Renzi, già in programma ma sul quale si intende accelerare anche in virtù di quanto accaduto dopo il decreto “salva banche”.
Gruppo unico nazionale ed aggregazioni dal basso sono le linee del Governo in sintonia, dunque, con quanto stanno facendo le due Bcc a Mantignana ed a Moiano. , .Se tutto andrà secondo i piani, dunque, a fine maggio del prossimo anno le Assemblee delle due banche saranno chiamate a votare la fusione in un unico istituto.
A presiedere il Cda formato da 13 membri sarà l’attuale presidente di CrediUmbria, Palmiro Giovagnola, con vice Luca Pecetti, già numero due a Mantignana ora subentrato a Marinelli.