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Magione. Cinque telecamere attive sulla rotatoria del bivio per Chiusi

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Magione. Comunicato stampa. Adottato dal comune di Magione il regolamento che disciplina i dati personali raccolti attraverso i sistemi di videosorveglianza attivate dal Comune di Magione e collegate alla centrale operativa della polizia municipale nonché a quella della locale stazione dei Carabinieri.

Il documento specifica le finalità degli impianti che sono: l’attivazione di misure di prevenzione e di tutela della pubblica sicurezza in ambito comunale, la ricostruzione, in tempo reale, della dinamica di atti vandalici o azioni di teppismo nei luoghi pubblici di principale frequentazione, per permettere un pronto intervento della polizia municipale o dei carabinieri a tutela del patrimonio pubblico, la vigilanza sul traffico e per l’attivazione di uno strumento operativo di protezione civile sul territorio comunale.

Responsabile del trattamento dei dati personali rilevati è il comandante della polizia municipale Trasimeno nord/est, Mario Rubechini, cui spetta anche il compito di coordinare eventuali iniziative concernenti l’autorità giudiziaria con la locale stazione del carabinieri.

Il regolamento definisce anche i comportamenti che devono tenere cittadini privati che utilizzano impianti di videosorveglianza. Questo può essere utilizzato solo nelle proprie proprietà e i responsabili devono informare con un cartello ben visibile tutte le persone che entrano nel campo controllato dal sistema. In caso di installazione in “strada privata ad uso pubblico” c’è l’obbligo di cedere l’uso dell’impianto al Comune il quale gestisce i dati personali nel rispetto delle norme previste dal Garante per la privacy.

Attualmente nel comune di Magione sono in funzione cinque telecamere sulla rotatoria del bivio per Chiusi all’intersezione tra la sr75bis e la sr599 di cui quattro fisse finalizzate all’individuazione delle targhe automobilistiche in entrata e in uscita, e una mobile in grado di coprire una più ampia visuale.

“In futuro – ha dichiarato il sindaco Giacomo Chiodini durante il consiglio comunale – questi strumenti di controllo verranno incrementati. L’idea è quella di proseguire ad investire, come pubblico, in punti di sorveglianza posti in luoghi strategici di accesso al paese. La videosorveglianza di parti limitate del territorio comunale, quali zone del centro storico o delle frazioni, potrebbero essere coperte anche attraverso gestioni convenzionate pubblico-privato delle registrazioni effettuate da privati”. “Proposte – ha concluso – che hanno lo scopo di dare maggior senso di sicurezza e di legalità al paese”.

Ufficio Stampa Comune di Magione