Rassegna Stampa. Dalla Nazione Umbria di Sara Minciaroni
Il parcheggio sì farà «sicuramente e presto». Parola di Sergio Barino. È perentoria la replica del sindaco di Castiglione del Lago agli esponenti di Progetto Democratico che hanno lanciato un appello alle istituzioni e alle associazioni ambientaliste per evitare la realizzazione del posteggio in località il Poggio.
«Perché Progetto Democratico protesta e si oppone solo ora?», la prima frecciata politica di Barino all’opposizione. «Il progetto è stato approvato un anno fa».
Poi affronta il piano tecnico: «Realizzare questo parcheggio – spiega il sindaco – fornirà al centro storico 49 posti gratuiti a disposizione di residenti, clienti delle attività commerciali e turisti. E’ un progetto utilissimo e a basso costo, specie se confrontato con altre soluzioni. Pensare di realizzare parcheggi sotterranei, con scavi e trivellazioni, vista poi la presenza di pietra calcarea alternata a strati di marmo, appare una soluzione molto più onerosa e anche potenzialmente dannosa per le vibrazioni che interesserebbero il centro storico». L’idea dello sfruttamento del sottosuolo per ricavare posti-auto è proprio tra le alternative suggerite da Fabio Duca e Stefano Nuccioni insieme alla «mobilità dolce» o «ad altre forme moderne di trasporto al Centro Storico».
Secondo il tecnico comunale Stefano Gerboni, responsabile del progetto, i lavori di trivellazione e scavo renderebbero inutilizzabile l’ipotetica area per un lungo periodo. La realizzazione del parcheggio, così come approvato dalla giunta lo scorso 20 ottobre, secondo l’amministrazione non interromperà la circolazione delle auto nella zona del cantiere, con una durata dell’intervento molto limitata e un pieno utilizzo dei parcheggi entro pochi mesi. « La zona del Poggio ove sorgerà il nuovo parcheggio, rappresenta sicuramente una delle bellezze naturali e paesaggistiche più importanti di Castiglione dei Lago spiega Barino – è per questo che intendiamo affidare all’Agenzia Forestale Regionale l’esecuzione dei lavori, che saranno improntati a tecniche di ‘ingegneria naturalistica’ atte alla massima tutela del sito». La struttura di sostegno del riporto di terra sarà formata da tronchi che verranno poi coperti da vegetazione specifica che servirà anche a fortificare, con le radici, la stessa intera struttura in modo naturale e, garantisce il sindaco «esteticamente piacevole».