Si conclude Lunedì 23 alle ore 17, a Palazzo della Corgna, il Corso della Libera Università di Città della Pieve, condotto da Valerio Bittarello, Gianni Fanfano e Maria Luisa Meo, intitolato “Il Secolo Breve a Città della Pieve”,
che ha iniziato ad approfondire gli aspetti economici, politici, sociali, culturali, urbanistici e paesaggistici della storia pievese nel secolo appena trascorso.
N Durante gli incontri sono stati anche trattate alcune figure di rilievo , vissute nel ventesimo secolo, che hanno segnato in modo particolare la città con le le loro iniziative o ne hanno portato il nome in vicende nazionali, come Arduino Fora, Gino Cappannini, Don Fiorenzo Canuti, Filiberto Cappannini, Antonio Marroni, Pietro Saracini, Marino Serafini, Piero Scricciolo, Mario Barzanti, don Oscar Carbonari.
Un corso di storia locale che tratta i fatti ed i processi economici e politici, del 900 a Città della Pieve, non può non dedicare anche una giornata a quello che è stato per 45 anni il partito che ha dominato la scena politica dalla Liberazione e dalla costruzione della democrazia fino al suo scioglimento nel 1991, cioè il PCI.
Per parlare della natura e del suo ruolo del PCI a Città della Pieve, si incontreranno e si confronteranno Andrea Possieri, docente dell’Università di Perugia, originario di Città della Pieve, che ha già trattato il tema, in chiave generale, nel libro “Il peso della storia” edito nel 2007 dal Mulino, Palmiro Giovagnola, già sindaco di Città della Pieve e attuale presidente di Crediumbria, Gianni Fanfano, coordinatore del corso e di numerosi laboratori “Sul Filo della Memoria” della Libuni.