L’Umbria che non ti aspetti

Viaggio tra i borghi umbri della Val di Chiana

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Il “cuore verde d’Italia”, culla di splendori naturali. Mosaico di centri immacolati sui propri dolci declivi. Patria di santi e di artisti illuminati. Così è, da sempre nota l’Umbria, regione fra le più ammalianti d’Italia, terra fra le più belle del mondo.

Ma, usualmente, l’Umbria, almeno sul piano turistico, è associata alla fascia che, dalla porzione più settentrionale, segue la dorsale appenninica e il corso del Tevere giungendo verso sud: da Città di Castello a Gubbio, da Perugia ad Assisi, da Todi a Orvieto, da Spoleto a Norcia, da Cascia a Terni. Eppure a quell’area, innegabilmente incantevole, nulla ha da invidiare la parte di regione che qui vi andiamo a presentare.

Ricompresa fra il Lago Trasimeno, la media Valle del Tevere, il Lazio e la Toscana, questa porzione d’Umbria costituisce un crogiuolo di borghi, tesori d’arte, tradizioni, meraviglie naturali ed eccellenze enogastronomiche che la rendono un meta irrinunciabile per chi intende immergersi in uno dei più genuini angoli d’Italia.

A metà strada fra Firenze e Roma, fra la rigogliosa Val di Chiana romana, la Valle del Nestore, i colli del Trasimeno e le foreste del Monte Peglia e del Montarale, uno scrigno di bellezza è pronto ad aprirsi lasciando affascinato il visitatore.

Una felice posizione, grazie alla presenza, fra le altre, dell’Autostrada del Sole e della linea ferroviaria direttissima Roma-Firenze, rendono questo luogo agevolmente raggiungibile da tutto il resto d’Italia.

Dunque, prepariamoci ad intraprendere un viaggio alla scoperta di una terra di borghi incantati, di imponenti castelli, di santuari e antichi monasteri, di tesori artistici, di paesaggi talora inusitati, fra un tripudio di colori, di folklore, di emozioni e di sapori genuini. Un luogo forse più noto come terra di passaggio e che, invece, è pronto a catturare il cuore di chi vi giunga costringendolo a tornare: questa è “L’Umbria che non ti aspetti”.

Lorenzo Berna