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L’Antitrust multa Telecom, Vodafone e Wind per pratiche commerciali scorrette.

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ACU. Associazione Consumatori Utenti Umbria

L’ANTITRUST MULTA LE COMPAGNIE TELECOM, VODAFONE E WIND PER PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE

Sempre più frequenti, nelle casistiche che vengono trattate dalla nostra Associazione come in tante altre che tutelano i diritti dei consumatori, sono le questioni relative all’applicazione di costi imprevisti in bolletta per l’attivazione di servizi mai richiesti dal cliente.

Proprio in relazione a questo, l’Antitrust in data 5 marzo 2015 ha comunicato di aver sanzionato le  compagnie telefoniche Vodafone, Telecom e Wind per un totale di quasi un milione e mezzo di euro.

La giustificazione  è quella di aver compiuto pratiche commerciali scorrette, consistenti nell’ aver  trasformato  i servizi di reperibilità (si pensi al servizio “recall” e “chiamami” per Vodafone e quello “lo sai” e “ chiama ora” di Telecom) da gratuiti a pagamento senza il previo avviso ai clienti.

Telecom e Vodafone, in particolare,  avrebbero mantenuto attivi i servizi sopra descritti anche dopo la loro trasformazione in onerosi in tutte le schede SIM vendute prima della data del 14 giugno 2014, imponendo quindi ai clienti l’acquisizione implicita del consenso a fruirne, qualora non avessero provveduto a disattivarli di propria iniziativa.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha irrogato multe rispettivamente di 500mila euro a Vodafone e 400mila euro alla Telecom, proprio in relazione alle modifiche apportate ai servizi senza prima avvisare la propria clientela. Per quanto riguarda Wind la sanzione, pari a 250mila euro, è dovuta all’attivazione unilaterale di un servizio oneroso denominato “service card” a carico dei clienti di telefonia mobile. Tale ultima pratica è stata considerata scorretta, avendo la compagnia Wind esercitato una condotta che ha indubbiamente limitato la capacità del cliente di decidere liberamente se usufruire o meno del servizio.

Le stesse compagnie sono state coinvolte in altri procedimenti, relativi alla distribuzione degli elenchi telefonici cartacei,  distribuzione che è stata esclusa dagli obblighi di fornitura con il D.Lgs. n°70 del 2012.  Nonostante tale Decreto,  Telecom, Wind e Vodafone hanno omesso di dare informativa ai clienti contemplando la possibilità di rinunciare alla fornitura e quindi all’addebito in bolletta.

L’Autorità, nell’irrogare le sanzioni, ha deciso di accogliere gli impegni presi da Vodafone e Telecom in merito alla comunicazione di tale facoltà, tramite avviso internet o scrivendolo nella fattura.

Wind, invece, è stata multata per tale pratica commerciale scorretta effettuata nei confronti dei vecchi abbonati (95mila euro) e poi per i nuovi, in relazione ai quali, l’operatore non prevede l’acquisizione del consenso espresso al pagamento di un costo supplementare per la distribuzione degli elenchi, violando espressamente il Codice del Consumo (irrogando una multa di 100mila euro).

Invitiamo quindi l’utenza, sulla base di tali rilevazioni, a controllare sempre i servizi attivi all’interno dei piani telefonici relativi sia alle linee fisse che soprattutto a quelli relativi a cellulari, nonché le fatture, al fine di scongiurare eventuali addebiti illegittimi.

 

Dott. Andrea Ercolanelli