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La crisi del “Festival Orizzonti” a Chiusi. I pareri di Rita Fiorini e Paolo Scattoni

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Ci siamo interessati più volte del Festival Orizzonti di Chiusi perché era sembrato uno dei tentativi più interessanti in campo culturale della zona. Tentativo di emergere fra le tante, a volte troppe iniziative locali e darsi una dimensione e una ambizione più ampia. Partecipando poi alle giornate dedicate dal Comune e sentendo le cifre esposte dal Direttore artistico qualche dubbio che un comune come quello di Chiusi lo potesse sostenere ci era venuto. Ma non pensavamo che le cifre del disavanzo fossero quelle di cui si parla. E’ chiaro, e questa esperienza lo conferma che se non si hanno sponsor con le spalle quadrate dietro o istituzioni decise a finanziare iniziative periferiche come quelle dei capoluoghi, l’unica strada che resta è quella di unire più comuni, aree vaste e dividersi oneri ed onori. ma su questo importante tema, prima di sentire anche direttamente la voce del Comune, segnaliamo e riportiamo due prese di posizione che ci sono giunte da Chiusi. Quella di un esponente storico dell’opposizione, Rita Fiorini e quella di Paolo Scattoni che cura un blog molto seguito. (N.d.R)

Rita Fiorini Vagnetti

Argomento di attualita’: fondazione orizzonti. oggi si sente parlare “di débâcle politica, di una fotografia impetuosa di un fallimento politico e di opposizioni forse un po’ tiepide dinanzi ad una tale situazione”

Se si volesse dare una collocazione temporale e reale si dovrebbe effettivamente ritornare a ritroso ai tempi dell’ultima gestione Scaramelli, anticipata nella soluzione con una mossa a sorpresa, scavalcando il vice sindaco Sonnini e  posizionando l’allora assessore Bettollini, a ruolo di sindaco reggente . Per cui niente di nuovo sotto il sole per scelte politiche-amministrative sicuramente non in linea con il senso più comune di una buona ed oculata amministrazione, “ai danni” degli interessi dei cittadini per quanto riguarda l’impiego di soldi pubblici e …privati

Parlo a nome assolutamente personale, come ex lista civica “Cittadini per Chiusi” e attualmente , aderente all’organizzazione “Sena Civitas”. Non posso, pero’,  fare a meno di rivendicare il ruolo di opposizione svolto dai rappresentanti del consiglio comunale che porto’ nel finale, alle dimissioni  dei n.4 consiglieri di minoranza ,per atteggiamenti arroganti, senza possibilita’ di dialogo con la maggioranza e senza poter amministrativamente intervenire  perché numericamente inferiori, anche su decisioni e delibere ritenute inopportune

Cosi’ come quella che porto’ all’approvazione da parte della maggioranza della Fondazione Orizzonti e per quelle dimissioni mi sembra di ricordare fummo molto osservati e criticati, forse non ben compresi”

Pero’ per rendere giustizia al vero, dobbiamo ricordare che tutta la maggioranza, compreso l’attuale sindaco e quasi tutti gli attuali componenti, allora votarono in linea con il progetto Scaramelli che quindi, a mio avviso e non certo da sostenitrice delle sue posizioni,, non  puo’ e non  deve essere considerato l’unico responsabile della ” débâcle politica-amministrativa” per la suddetta fondazione

Erano tutti insieme con determinazione, facendo muro contro qualsiasi proposta delle opposizioni, anzi quasi sempre tacciandole di ostruzionismo sterile  e ” a priori”. Ma non era certo cosi’!!!

Quindi oggi sarebbe giusto che facessero ” mea culpa” e che se ne assumessero tutte le responsabilità sul fallimento della  “caparbia scelta”  di una fondazione che avrebbe potuto veramente portare una certa forma di benessere all’intero paese con tanti risvolti culturali e turistici, ma che, probabilmente, non aveva basi solide di partenza e soprattutto prospettive

Ora vogliono correre ai ripari, speriamo che ce la possano fare ma certo i soldi spesi e forse sprecati non credo che siano reversibili . “certo i lazzi non erano buoni” come alcuni simpatici  amici chiusini doc sostengono

Un’ultima osservazione e’ su quanto deliberato dalla giunta comunale circa la diminuzione della tari per le classi piu” deboli. Giusto principio sociale quello di agevolare coloro che hanno meno e sono meno fortunati. ritengo pero’ che sia un’arma a doppio taglio. Perché nella classificazione per entrare nella categoria degli aventi diritto a pagare meno (30%), reddito isee  fino a 8500 euro annui. Famiglia con un componente di eta’ inferiore o uguale a 10 anni con reddito fino a 20 mila euro

Forse avrebbe dovuto essere prevista, la differenziazione  per coloro che ,comunque, sono soli , magari con un reddito un po’ superiore a quello stabilito ,con un’unica casa di abitazione (cosi’ solo per fare un esempio). Certo e’ impressionante il fatto che le persone con tali redditi siano veramente sulla soglia di una sofferenza economica che comunque rappresenta un insuccesso della politica sociale, in generale !!

Non e’ certo facile amministrare ancor meno facile se non siamo sostenuti oltre che da ” vigore politico”  da esperienza nei vari settori, ma forse questa e’ un’utopia, un sogno dal quale tutti i cittadini all’alba si svegliano con disappunto e molti, a quanto sento in giro, sono in tale condizione di animo e di valutazione

Paolo Scattoni da Chiusiblog

Disastro Orizzonti: ci pensa il peggior sordo

Ieri sabato, di solito giornata di stanca per chiusiblog, c’è stato un recordo di contatti. Poco meno di 300, forse un record nella storia  di questo blog. L’eccezionalità è data anche dalla velocità dell’evento commentato. La decisione presa dal Consiglio su una mozione, non precedentemente depositata, presentata dal gruppo PD-PSI all’improvviso verso le 20 in coda a un’interrogazione del gruppo Possiamo sulla ritardata pubblicazione del bilancio 2016 della Fondazione orizzonti. Quel bilancio infatti era stato votato il 10 marzo, ma non si era potuto vedere.

Sulla correttezza formale della procedura ci sarebbe da dire, ma non è questo il punto più importante. La mozione votata dalla maggioranza dà in pratica pieni poteri al Sindaco/Presidente della Fondazione anche in deroga agli indirizzi votati a suo tempo dal Consiglio, per la sostenibilità economica dell’istituzione, in sintesi: la situazione economica è disastrosa, ci pensa il Sindaco. Possibilità di seguire in trasparenza: nessuna. Ci pensa lui. Come ho già scritto è come numinare curatore fallimentare uno che ha partecipato in prima persona (non da solo ovviamente) al maturare di questo disastro.

A coloro che hanno visitato questo sito per capirci un po’ di più, propongo un piccolo esperimento. Il blog ha un archivio che è dotato di un motore di ricerca. Provate allora a digitare “Fondazione Orizzonti”. Compariranno decine di post sull’argomento. Dalle dimissioni di Rossella Rosati da presidente della Fondazione a poche settimane dalla nomina, ai commenti sui primi disastrosi bilanci, sino all’impermeabilità a qualsiasi proposta. Di queste quella più clamorosa fu il rifiuto di una compagnia dignitosissima che in occasione del centesimo anniversario della nascita di Pietro Mascagni, e con il patrocinio delle eredi Mascagni, offrivano una rappresentazione dell’opera “L’amico Fritz”. In cambio chiedevano l’uso del teatro e l’incaso al botteghino. Non risposero neppure.

Tutto il dibattito su questo blog sulla Fondazione NON HA MAI OTTENUTO  RISPOSTE. Nessuno della maggioranza ha creduto opportuno parteciparvi. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Purtroppo, però, le conseguenze le subiscono tutti.