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IN RISPOSTA AL DIRETTORE FANFANO.

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‘Sembra che la nostra nota “SUL CORRIERE PIEVESE COMMENTA SOLO SCRICCIOLO?” abbia toccato il Direttore Fanfano tanto da fargli decisamente perdere eleganza ed equilibrio, ed in piena campagna elettorale. Va riconosciuto che, pur essendo un’iniziativa privata, il CP ha assegnato spazi a tutti, partiti ed associazioni, compensando il dovere mancato del giornale del Comune -organo istituzionale e sovvenzionato dai cittadini – che non garantisce pluralità di informazione e manifesta sempre più la sua vera natura di organo di regime. Riconosciamo al Direttore la difficoltà di gestire uno spazio simile e cogliamo quindi l’occasione per segnalare alla redazione che il signor Mario Bravi, che spesso commenta i nostri articoli, non è chi lascia intendere di essere: il Segretario Regionale della CGIL umbra, come abbiamo accertato scrivendo all’interessato. Sarebbe divertente sapere chi veramente sia questo signor M.B. Resta però la sostanza di quel che abbiamo scritto. Confermata dall’eleganza della replica – la classe non è acqua, signor Direttore, ma noi evitiamo di andare oltre – dal tono e dal contenuto. Perché, già il 14 aprile il candidato portavoce Sindaco Gioia Clavenzani ha posto il problema dei commenti. Puntuale risposta dal CP “Mi vedrò con il Direttore stesso in settimana per chiarire alcuni aspetti a riguardo e magari rivedere il “regolamento” interno al giornale per questo periodo di campagna elettorale. Farò sapere a tutti eventuali decisioni.” Non è nostro compito farci carico di questioni tecniche ma dopo quindici giorni di silenzio abbiamo sollevato pubblicamente la questione sottolineando la necessità di dare equivalenti opportunità a tutti i candidati Sindaco. I cambiamenti, che il Direttore gentilmente spiega nel suo articolo, sono stati velocemente comunicati – o decisi? – solo DOPO la pubblicazione delle nostre critiche (mail del 27 aprile ore 12.43).