In fondo, da noi, la democrazia da noi, ha meno di 70 anni. A volte ce lo dimentichiamo. Non è molto. Ma ce lo ricordano gli anniversari, quelli più importanti, a cominciare da quello della liberazione dal fascismo e dalla barbarie nazista.
Il 1944 del secolo scorso fu l’anno in cui queste nostre terre conobbero i momenti più crudeli e drammatici della guerra e l’anno in cui le truppe degli alleati, con il sostegno di alcuni gruppi partigiani, liberarono questo pezzo dell’Italia centrale, in mesi diversi. E quel fatidico 1944 è stato oggetto di eventi anche qui da noi a Città della Pieve.
Quest’anno l’appuntamento imperdibile con il Teatro Povero di Monticchiello, è dedicato alla liberazione del piccolo paese, a noi vicino, in Val d’Orcia, nel comune di Pienza.
“Tempi Veleniferi” si intitola l’ultima fatica di Andrea Cresti ( nella foto) e del popolo recitante, l’autodramma, che proseguirà ogni sera fino al 14 agosto.
Personalmente ne ho persi un paio da quando questa bella storia di teatro popolare è iniziata negli anni sessanta.
Periodi, anni, spettacoli, direttori diversi, ma il rito laico è comunque imperdibile, fa parte della nostra storia, “nostra” di una generazione, di una terra, di una cultura.
