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Ex comprensorio del Trasimeno. La sanità in cinque righe. Progetto Democratico protesta, la Regione risponde.

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In un atto di programmazione della Giunta Regionale dell’Umbria recente, del resto molto simile ad altri dello stesso periodo dello scorso anno, per cui forse si tratta di attività di pura routine, la sanità di quello che una volta era il comprensorio del Trasimeno si riduce a cinque righe che vi riportiamo.

“Castiglione del Lago, per il quale sono in atto lavori di riqualificazione ed ampliamento della struttura, potrebbe essere riconvertito in parte in Ospedale di Comunità e in parte in ospedale per acuti di base mantenendo al contempo percorsi sanitari, quali a titolo esemplificativo l’emodialisi e l’attività chirurgica ambulatoriale.

Per le strutture ospedaliere di Città della Pieve e Norcia è prevista la realizzazione di Ospedali di Zona disagiata in relazione all’orogeografia del territorio.”

Ricordando sempre agli smemorati odierni che ad affossare il progetto di sanità adeguato alla zona furono la Regione ed i comuni della zona nei primi anni di questo secolo, va sottolineato che mentre per altri interventi in altri comuni sono indicate le cifre da investire all’interno del PNNR per questi due accenni programmatici non c’è alcun riferimento economico o di bilancio.

Al diffondersi della notizia una componente della attuale maggioranza di sinistra che governa Castiglione del Lago, “Progetto Democratico” ha pubblicato sulla sua pagina fb questa protesta che riportiamo:

SANITA’ AL TRASIMENO, LA REGIONE DELL’UMBRIA GETTA LA MASCHERA: A RISCHIO IL FUTURO DELL’OSPEDALE DI CASTIGLIONE DEL LAGO.
Con propria Delibera nr. 934 del 13 settembre scorso la Giunta regionale ha declassato il plesso ospedaliero di Castiglione del Lago in “Ospedale di Comunità e in parte in ospedale per acuti”. Questa decisione smentisce tutti gli impegni e le promesse fin qui fatte, in ultimo nel dicembre scorso, e ciò nonostante la continua e costante disponibilità al dialogo e all’interlocuzione manifestata dal Sindaco di Castiglione del Lago e dagli altri primi cittadini dei comuni lacustri.
Progetto Democratico è ben consapevole degli errori storici e recenti espressi dalla politica sia regionale che locale, in ordine alla gestione sanitaria tenuta nel comprensorio del Trasimeno.
Oggi però siamo di fronte a un punto di non ritorno, la Delibera assunta, infatti, contrasta in pieno con le necessità che i cittadini di questo comprensorio devono aver garantite e così riassumibili:
– il Trasimeno deve avere un Ospedale di base con pronto soccorso;
– Castiglione del lago deve essere dotato di una Casa di Comunità per una adeguata risposta alle necessità socio-sanitarie dei suoi cittadini.
Su queste necessità chiediamo un pronunciamento formale a tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale di Castiglione del Lago e delle altre istituzioni locali; la sanità e la salute dei cittadini non hanno colore politico da difendere a prescindere.

La Regione Umbria in una nota della sua agenzia così risponde.Sanità, precisazioni in merito all’ospedale di Castiglione del Lago

(aun) In merito all’ospedale di Castiglione del Lago, sul quale sono circolate notizie non corrispondenti ai fatti reali, la Regione dell’Umbria precisa che attraverso documenti ed atti ufficiali, nonché comunicazioni dirette tra la Sanità regionale e l’amministrazione lacustre, è stata più volte ribadita la ferma volontà di implementare l’offerta sanitaria pubblica a Castiglione del Lago grazie a 20 posti letto di ospedale di comunità oltre che ad un ospedale di base che prevede, tra l’altro, un Pronto Soccorso operante 24 ore su 24.

  Nel piano di riorganizzazione sanitaria regionale in fase di attuazione tale configurazione, peraltro, è da intendersi comunque transitoria in quanto nel prosieguo della programmazione la struttura diverrà ortopedica-riabilitativa con l’attivazione di una sperimentazione gestionale. La struttura di Castiglione del Lago è considerata strategica, per questo sarà valorizzata come mai sino ad oggi e insieme alle altre strutture territoriali, grazie alla connessione tra di loro e le varie specializzazioni, andrà a disegnare la nuova e ampia offerta pubblica sanitaria regionale.