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Dopo Fabro i sindaci di Piegaro e Panicale chiedono all’Arpa una indagine sulle ceneri

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Dal Corriere dell’Umbria del 09-01-2016 di Sara Minciaroni  (titolo del Corriere Pievese)

I sindaci di Panicale e Piegaro chiedono verifiche all’Agenza regionale per l’ambiente sul materiale interrato dal 1986 al 1990

 Da Fabro alla Valnestore il passo è stato breve. L’eco degli esami dell’Arpa condotti nel comune dell’Orvietano e riguardante “l’abbancamento di ceneri derivanti dalla combustione del carbone prodotte dalla centrale di La Spezia, avvenuto in tre fasi successive nel periodo 1986-1990” è arrivata fino a Piegaro e Panicale.

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale, in collaborazione con l’amministrazione di Fabro, ha avviato un’indagine che ha interessato le matrici ambientali di aria, acqua e suolo e adesso, visto che i risultati di quei test “sembrerebbero non escludere del tutto la presenza di anomalie”, i sindaci Cherubini e Ferricelli chiedono l’allargamento di quelle analisi fino ai loro territori. “Tali indagini scrivono in una lettera indirizzata all’Arpa, seppur parziali e da completare tramite un allargamento conoscitivo, vanno ampliate anche ai tenitori di Panicale e Piegare, restando a disposizione per il coordinamento sull’ubicazione dei punti che dovranno essere oggetto di analisi”.

E questo perché come noto anche la Valnestore negli stessi anni fu interessata dall’interramento di ceneri. Un tema caldissimo e quanto mai sentito nella zona, perché come riportato nella lettera “tali punti saranno individuati sulla scorta della complessa indagine archivistica, visto il notevole lasso di tempo trascorso, da tempo iniziata e tutt’ora in corso da parte delle scriventi amministrazioni”.

Un’inchiesta archivistica in corso per stabilire quindi dove, quanto e cosa è stato sepolto negli anni nella valle. Questa indagine va ad aggiungersi a quella distinta e parallela, già annunciata e avviata al comune di Piegare per l’allarme lanciato da cittadini e associazioni in merito ai decessi in seguito a patologie gravi, avvenuti in zona negli ultimi anni, indagine quantitativa che parte da sospetti e dubbi che per decenni sono circolati. Ora i riflettori sono definitivamente puntati su tutti gli aspetti da chiarire. Che le risposte arrivino presto e chiare è quello che ora cittadini e istituzioni attendono.