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Cosa ha detto Sgarbi di Tizzano visitando la mostra

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Dalla pagina del pittore riportiamo un estratto del discorso che Vittorio Sgarbi ha tenuto lunedì’ scorso a Palazzo della Corgna a Città della Pieve visitando la mostra “Oltre l’Eternità” di Massimo Tizzano

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“… di Tizzano ho ammirato le copie di Perugino, quelle di Antonello e di altri maestri che egli ha studiato cercando di capire cosa c’è non solo nel loro mestiere, ma nella loro anima. Questo rappresenta una grande, rara umiltà di guardare alla storia. Ora egli si è proiettato verso soggetti totalmente originali con la capacità di un pittore antico, cimentandosi nell’impresa che non sempre però riusci ad esempio al Pictor Optimus Giorgio de Chirico, il quale mentre Burri e Fontana facevano stracci e tagli, continuava a dipingere la figura umana, la figura femminile, guardato talvolta anche con ironia, ma rimanendo un grande pittore dei primi tre decenni del ‘900, come anche nelle opere successive. Visse in tempo per cercare di sfottere l’avanguardia, ma non riuscendo poi ad affermarsi con la forza con cui ci riusciì invece Burri che scelse di uscire completamente dalla tradizione pittorica italiana classica.

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Tizzano e Sgarbi di fronte al “Battesimo” del Perugino in  Duomo

Ci ritorna invece dentro il Tizzano. Egli ha scelto un mare molto periglioso, una strada difficile. Ho per questo pensato di riconoscergli l’impegno e il merito di chi non vuole dimenticare la più grande storia della bellezza che sia mai stata concepita dall’uomo, che è quella dell’arte italiana: da Giotto a Canova noi non abbiamo espresso altro che meraviglie che tutto il mondo riconosce.
Noi siamo un grande paese grazie ai nostri grandi artisti: se voi andate in Cina, a New York, in Giappone, troverete i grandi artisti italiani che, se loro li guardano oggi, è strano che un pittore di oggi non li guardi. Quindi Tizzano ha scelto la strada giusta rispetto all’umiltà di confrontarsi con essi. Questo credo debba essergli prima di tutto riconosciuto ed è questo ciò su cui io ho avuto primariamente con lui un rapporto che mi ha portato oggi ad essere qui a testimoniare per lui”