Home Rubriche Rassegna Stampa Città della Pieve – Mezzo milione per Palazzo della Corgna.

Città della Pieve – Mezzo milione per Palazzo della Corgna.

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Salvare la facciata di Palazzo Corgna, che il passare degli anni e le intemperie stanno sbriciolando, e intervenire sul centro storico per armonizzare arredo urbano e viabilità riducendo le barriere. Sono queste le scelte che Città della Pieve ha intrapreso per investire i fondi dell’Iti, i 15 milioni di euro complessivi che arriveranno agli otto Comuni del Trasimeno e saranno gestiti attraverso la neonata Unione.

Dalla città del Perugino sono arrivati due progetti specifici che puntano ad attingere all’asse uno (quello relativo alla tutela dei beni ambientali e culturali) per un totale di 955mila euro. Nella prima tappa di approfondimento del nostro giornale sull’investimento territoriale integrato, abbiamo visto come Passignano abbia puntato alla sistemazione del lungolago, per abbellire il suo «salotto» turistico. Anche nel pievese la scelta si mostra del tutto coerente. Il palazzo storico, acquistato dal Comune nel 1975, sarà oggetto di restauro della facciata che fu voluta da Ascanio della Corgna e che il freddo ha eroso, spaccando e sfogliando la pietra serena.

«Gli scopi dell’intervento (da 500mila euro, ndr) – spiega il sindaco Fausto Scricciolo – sono il recupero e la salvaguardia del nostro immenso patrimonio storico e per questo siamo partiti dall’emergenza di un simbolo come Palazzo della Corgna, non più rinviabile per non metterne a rischio la bellezza». Sempre nel quadro di «interventi omogenei sul Trasimeno – illustra Scricciolo il secondo ambito sarà quello di una somma di opere sull’accessibilità, l’arredo ed il decoro, ma anche sul traffico e la mobilità».

Per questo asse di azione il finanziamento è pari a 455mila euro, e prevede la sistemazione degli itinerari veicolari e pedonali in un’ottica di riqualificazione dell’arredo urbano ed una bellezza diffusa del centro storico. In questa azione sono da ricomprendere anche la sistemazione e il consolidamento della Torre civica e dei campanili. Per alcuni degli interventi sono stati già redatti studi di fattibilità, i primi cantieri potrebbero vedere la luce entro un anno.

«Con questo secondo progetto – conclude il sindaco – vogliamo sviluppare anche le politiche e le idee che sono frutto dell’incontro tra tre tavoli che l’amministrazione ha voluto costituire. Di questi, uno riguarda espressamente l’accessibilità per i disabili, un altro la mobilità e i temi legati al traffico veicolare ed infine un gruppo di lavoro per definire linee guida su arredo e decoro urbano. Da queste esperienze riunite nasce una progettazione diffusa intorno alla cinta muraria e dentro le mura».