Home Rubriche Chiusi. “Ruzzi della Conca”. Felici conferma la ricostruzione di Paolo Paolucci

Chiusi. “Ruzzi della Conca”. Felici conferma la ricostruzione di Paolo Paolucci

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La pubblicazione da parte del nostro giornale delle prime pagine di un volumetto scritto nel 2014 da Paolo Paolucci, sulle origini della manifestazione chiusina “I Ruzzi della Conca”, ha destato molto interesse nella patria di Porsenna, la nostra cittadina “quasi gemella”. Ieri ci è pervenuta una lettera/articolo nella pagina fb che riportiamo integralmente di Fabrizio Felici che conferma  la ricostruzione del Paolucci. Naturalmente le nostre pagine sono a disposizione di qualunque soggetto o persona, anche fra quelle citate o altri che volessero esprimere una loro valutazione, a conferma oppure a smentita di quanto è stato scritto. Pubblichiamo anche alcune delle fotografie delle prime edizioni della manifestazione che ci sono state gentilmente concesse dall’autore del libro. (N.d.R)

LA NASCITA DELLE CONTRADE- RISTABILIRE LA VERITA’
“ Diamo a Cesare quel che è di Cesare”

Condivido pienamente quanto pubblicato da Gianni Fanfano e riconosco i verbali e le firme in calce riportate dei presenti a quelle prime riunioni del 1980. Alcuni dei presenti all’epoca, purtroppo oggi non sono più tra noi. Altri ne sono ancora oggi testimoni.
C’ero anche io.

È vero, le contrade di Chiusi sono nate per iniziativa di Paolo Paolucci il 13 novembre 1980 nella sala dei biliardi del Bar Italia.
Aveva invitato per quella sera un gruppo di amici: io Fabrizio Felici, Ezio Giannotti, Enrico Pipparelli, Gabriele Rossi, Plinio Mannucci, Franco Boccaccio, Stefano Giannotti, Marco Agostinelli, Gianna Paolucci, Ezio Bischeri, Velio Nigi e Romano Romanini.
Ci aveva convocato per dire che era tempo di ritrovarci e divertirci, e di coinvolgere in una manifestazione i giovani e i loro familiari in una competizione fra alcuni settori del paese. L’idea fu bene accolta da tutti, per cui ci ritrovammo tutti il giovedì successivo nello stesso posto e alla stessa ora.
Ci spiegò che dovevamo ideare un gioco moderno, che dovevamo dividere il paese in quattro o cinque parti, scegliere i nomi e i colori rappresentativi di ogni settore, e il nome da dare a questa manifestazione. Ognuno, ci disse, deve portare una proposta per il prossimo giovedì.
Il giovedì successivo 27 novembre scegliemmo di dividere il paese in 5 contrade. Enrico Pipparelli portò un articolo di giornale con il disegno di un gioco che veniva disputato anche al “Prato” di Chiusi Città nel 1800 e che si chiamava palla al macciale. Scegliemmo questo gioco. Demmo il nome alle contrade: Le Biffe, il Mar Nero, il Granocchiaio, la Fornace. C’era da scegliere il nome della contrada di centro. Pipparelli propose “La stazione” con i colori asfalto e mattone. La proposta non fu accolta. Plinio Mannucci propose “ Il sottogrottone” con i colori provvisori giallo oro e verde. La proposta fu accolta.

Il nome alla manifestazione lo propose Marco Agostinelli: “I Ruzzi della Conca”. Le contrade presero corpo : La prima fu il Sottogrottone, la seconda il Mar nero, perché Velio Nigi, presente, accettò tutte le proposte formulate.
Paolo Paolucci, trascriveva in un vecchio registro che aveva portato da casa, tutto ciò che si diceva, facendo anche vari disegni, che a fine riunione leggeva schematicamente e ci faceva vedere.
L’incarico di fare i bracciali lo prese Ezio Bischeri. I bracciali furono fatti nella falegnameria di Sergio Quaglia, ma non tondi e con gli spunzoni, perché troppo difficili da realizzare, ma con la metà piana. E senza spunzoni.

Nella riunione del 15 gennaio 1981 prese parte anche Luciano Ciarini per il Granocchiaio, Luciano Piccini per la Fornace, e Velio Nigi, che era sempre presente con noi per il Mar Nero.
In quella riunione fu stabilito il periodo storico della manifestazione :1860, ipotetica nascita di Chiusi Scalo e costruzione della linea ferroviaria- 1930 anno antecedente alla nascita ufficiale del fascismo.
Il 28 febbraio 1981 Paolucci incontra Don Vasco, per spiegarli l’iniziativa presa mesi prima, di costituire un comitato delle contrade, e la decisione di dedicare la manifestazione alla “Madonna della Pace”. Don Vasco ebbe inizialmente dei dubbi sull’iniziativa proposta, dicendo che avrebbe preferito che la chiesa rimanesse estranea a questo tipo di manifestazione perché la chiesa ha altre cose a cui pensare e i giovani si ritrovano volentieri nella nostra parrocchia. Dopo varie insistenze, Don Vasco prese tempo per pensarci e ad Aprile dette parere favorevole alla costituzione del comitato e alla Festa da realizzare in onore della Madonna, con la conclusione l’8 Settembre di ogni anno.
Il 21 Marzo del 1981 Paolucci scrive il regolamento del gioco della palla al bracciale composto da 36 articoli.

Il 24 maggio 1981 nella saletta della chiesa c’è la prima riunione del Comitato delle Contrade. Partecipano : Paolucci, Nigi, Rossi Franco, Ciarini, Piccini e Don Vasco che viene proposto quale presidente del Comitato. Don Vasco accetta ma solo come presidente pro-tempore e chiede di essere coadiuvato da Paolo Paolucci.
Il 25 settembre 1981 ( dopo la prima manifestazione) Don Vasco viene eletto Presidente del Comitato alla unanimità dei presenti: Paolo Paolucci e Romano Romanini, Velio Nigi e Ettore Presenti, Franco Rossi, Luciano Ciarini e Ivano Cipriani, Luciano Piccini e Lorenzo Pianigiani. In quella sede si da l’incarico a Paolo Paolucci di redigere lo statuto del Comitato delle contrade.
Fin qui il riassunto breve e succinto della nascita delle contrade riportata dettagliatamente nei libri dei verbali depositati negli archivi della chiesa e poi gentilmente consegnati da Don Antonio a Paolucci che li conserva nei suoi archivi.

Eventuali altre ricostruzioni che sostengono che nell’aprile del 1981 venne l’idea di proporre una manifestazione delle contrade, presente anche Don Vasco, e fa di tutto perché prevalga questa versione, ( vaghi ricordi senza niente di scritto, ) sono errate poiché in quel periodo, aprile 1981, le contrade si erano già tutte costituite, le prime due, Sottogrottone e Mar Nero, nel 1980.
Don Vasco era già a conoscenza da febbraio 1981 della costituzione e nascita delle contrade tutte, e il 24 maggio del 1981 fu nominato Presidente – Pro Tempore del comitato.

A mio modesto avviso, il comitato delle Contrade dovrebbe, per correttezza, ristabilire la verità storica della nascita delle Contrade anche sull’opuscolo che distribuisce ogni anno in occasione dei “Ruzzi”.

​​​​​​​​​Fabrizio Felici