La nuova legge regionale sull’agriturismo è in “dirittura di arrivo”. Dopo che l’Umbria è stata una tra le prime regioni in Italia ad aver legiferato in merito a questa materia, dobbiamo risalire al 1997 per quanto riguarda l’ultima normativa di riferimento per l’agriturismo.(l.r. 28/97) Era quindi necessario andare ad una rivisitazione della legge attuale, considerata l’evoluzione del settore che ha visto modificarsi sensibilmente il modo di fare agriturismo nelle nostra regione ed anche sulla scorta delle profonde modifiche del settore introdotte dal decreto legislativo 228/2001 (di diversificazione delle attività agricole -“attività connesse”-). Purtroppo varie vicissitudini, soprattutto legate alla “resistenza” di categorie fortemente critiche nei confronti della nuova normativa, ne hanno reso l’approvazione lunga e complicata. I tratti fondamentali che caratterizzano il testo sono essenzialmente: la sottolineatura del concetto di prevalenza delle attività agricole rispetto a quelle agrituristiche con la possibilità di svolgere le ultime con dimensioni diverse sulla base di tabelle tempo/lavoro (parametro che viene evidenziato quale fondamentale nello svolgimento dell’attività a prescindere dal reddito); l’ampliamento della possibilità di svolgere le attività agrituristiche in modo disgiunto (qindi l’alloggio può essere disgiunto dal somministrare pasti o far degustare prodotti aziendali); l’ introduzione della tipologia delle Fattorie Sociali, accanto a quella delle Fattorie Didattiche (di cui alla precedente l.r. 13/2005) che si inserisce in maniera organica all’interno della nuova normativa.
Con tale legge, che si spera venga approvata prima della fine dell’estate, e con il regolamento attuativo che ne preciserà i contenuti, ci auguriamo di poter offrire uno strumento valido a supporto del concetto di multifunzionalità della azienda agricola e quale concreta opportunità di sviluppo del territorio ed occupazionale soprattutto per le giovanigenerazioni. (Enzo de Fabrizio)
