La pesca del latterino rappresenta il 30/35% del reddito annuale di un pescatore
Magione, – Dal 25 al 27 novembre torna a San Savino di Magione la tre giorni dedicata a uno dei pesci più apprezzati nella cucina lacustre: il latterino noto comunemente con il nome di agone. Tre giorni in cui, grazie all’organizzazione della cucina della locale proloco, si potranno degustare non solo gli agoni fritti, tradizionale cibo da strada molto prima del’invasione dello street food, ma piatti i cui ingredienti sono il meglio della produzione ittica del lago: pesce persico, anguilla etc.
Anche in questa occasione si riconferma la vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto attualmente ospiti a Magione con una cena di anteprima della sagra “Insieme per Norcia”, giovedì 24 novembre, organizzata insieme alle proloco di Magione, San Feliciano, Sant’Arcangelo, Vivi il Paese, Agello, Cinque Mulini e Montesperello. Tutto il ricavato sarà interamente devoluto alle persone ospiti nel territorio comunale. Adesioni presso tutte le proloco aderenti all’iniziativa.
Il latterino oltre ad essere un pesce molto apprezzato dal punto di vista culinario, presenta importanti caratteristiche organolettiche e rappresenta una delle maggiori fonti economiche dei pescatori del lago.
«La pesca del latterino – spiega Valter Sembolini, amministratore delegato della Cooperativa pescatori del Trasimeno – inizia i primi di ottobre per concludersi a fine gennaio primi di febbraio. In particolare si inizia a pescare quando le temperature iniziano a scendere perché il pesce dal centro del lago si sposta verso le darsene. Due i sistemi di pesca utilizzati. I tofi quando il pesce è più lontano da riva, il giacchio quando è più vicino alle darsene».
«La pesca del latterino – fa sapere Sembolini – è una delle più importanti fonti economiche per chi svolge questa attività rappresentando circa il 30/35% del reddito annuale di un pescatore». L’anno scorso sono stati pescati 800 quintali di questo pesce. L’attuale stagione, che si presenta già molto positiva, sta consentendo di pescare anche due o tre quintali di pesce al giorno.