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Vittoria Spinola: una nuova fiction a Città della Pieve?

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Ci sono tutti gli ingredienti per una nuova fiction di successo. RAI, Mediaset e Sky, e i loro fornitori non possono far finta di niente.

Famiglia reale con personaggi di corte,  i Savoia, con il primo re d’Italia, famiglie storiche di grandi città, gli Spinola di Genova. Belle donne prorompenti,  giovani dotati e intraprendenti , scienza, impresa,politica,  amministrazione pubblica chiacchierata, palazzi, castelli, giardini e poi incroci sentimentali e parentali, dissesti finanziari, banche, amore e morte.

E poi c’ è Città della Pieve con la sua storia e quella di alcuni suoi momenti importanti di fine ottocento. Ci sono  alcuni dei suoi gioielli. Il Palusse naturalmente, ma anche Salci, Villa Rosetta, l’Albergo Vannucci, la collezione De Simone e quella Verri, tanto per tornare quindi fino al Museo della Scienza di  Palazzo della Corgna, dove la storia potrebbe concludersi e ripartire come un altro testo di storytelling.

Queste sono state le sensazioni che devono aver provato quanti hanno partecipato all’incontro, in una saletta stracolma, promosso dalla Libera Università e dall’Accademioa Masoliniana, al Palusse Country Relais dei Fastelli, dove Maria Luisa Meo ha riproposto, con passione,  all’ attenzione di tutti la figura di Vittoria Guerrieri Spinola, figlia del re e della bella Rosina e compagna nell’ultima parte della sua vita di Paolo de Simone, figlio del direttore della Casa Reale.
Quindi dopo Marietta Caetani Piccolomini, grande cantante lirica un po’ inespressa, ecco un’altra grande figura di donna dell’Ottocento pievese. Ed ecco altre grandi famiglie che costruiscono pezzi della  nostra storia . Forse questa nostra Pieve è per noi bella e grande anche per questo. Piena di storia e di storie. Piena di senso.