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Una Chianciano da sogno e l’importanza di esprimere opinioni

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Questa mattina doveva essere brutto tempo ma come a volte accade, le previsioni erano errate e su Chianciano splendeva un sole che regalava il giusto tepore della primavera ed era giallo dorato, rassicurante. Mi sono avviato a lavoro e già si vedevano frotte di turisti. Erano tutti ben riconoscibili: quelli termali a piedi verso L’Acqua Santa, quelli dei meeting sportivi, più giovani e con i borsoni si dirigevano verso lo stadio, le piscine e il palazzetto dello sport. Poi gli stranieri, con il loro abbigliamento informali che un po’ smarriti si guardavano intorno e cercavano con lo sguardo le guide e non vedevano l’ora di scorrazzare per il centro storico alla ricerca di arte, architettura e storia. Gli albergatori nelle hall sorvegliavano le donne delle pulizie e scambiavano parole e saluti con la numerosa clientela. La gente per strada, come al solito, era tutta sorridente e sorrideva benevola perfino ai profughi (?) Si quelli neri come la pece. Sorrisi che mostravano tolleranza, compassione. Mi sono reso conto di vivere dentro un’oasi d’incanto. Una bolla di mondo perfetto. Non c’èra bisogno di riflessioni, balzelli. E lo stagno dove tirare un sasso non aveva il fondo melmoso come tutti gli stagni del mondo, era acqua limpida dove specchiarsi.

Così bisognerebbe esprimersi? E sarebbe giusto? Come se esistesse una sola verità da tutti condivisa. E la vita non fosse un continuo confronto nella dialettica tra i vari punti di vista. Nello speculare di una realtà che ognuno contrappone nel democratico scontro delle idee, delle prospettive, delle convinzioni, delle esperienze e del quotidiano. quotidiano soprattutto di chi non ha niente. La vita e la storia non si snodano attraverso l’accomodamento e la passività, ma nel contraddittorio continuo di idee anche profondamente diverse. Se non fosse così l’informazione non avrebbe senso, perché si perderebbe tra i cunicoli di un : stiamo bene e ci vogliamo tutti bene. Quindi penso che sia meglio parlare, scavare a fondo nelle coscienze e nell’animo della gente affinché tutti partecipino a quella straordinaria esperienza che è la democrazia, dove si può dire quello che si pensa vivendo appieno l’effervescente progredire della storia.

Il Corriere Pievese, il giornale dove scrivo, è aperto e ben lieto di pubblicare: risposte, dialoghi, punti di vista. E soprattutto critiche agli articoli redazionali e non. Ma sempre alla luce del sole. Non come quello della “Chianciano da sogno.” Ma il sole autentico, quello che rischiare, scalda, a volte brucia, ma ogni giorno risplende nuovo sulle nostre vite che sommate, le une alle altre, diventano storia.

Nunzio Dell’Annunziata