(Comunicato stampa)
A questo punto mancherebbero solo le bibliche cavallette sulla situazione chiancianese a riguardo del turismo e della stagione in genere. La programmazione dopo due anni di pandemia sembrava si stesse riprendendo, riprendendo nel senso di ripartire, ripartire e arrancare cercando di recuperare. E questo rincorrendo una proiezione che vedeva riorganizzare i flussi di turismo internazionale unita alla speranza che la popolazione vacanziera scegliesse quel trend termale che in un qualche modo resiste, soprattutto per quanto riguarda centri benessere, spa e altre offerte riguardanti la cura della persona. Qualcosa nel turismo eno-gastronomico alla fine si registrerà in termini di presenze nei due o tre giorni intorno alla Pasqua. Ma gli alberghi chiancianesi, e s’intende, anche tutto il comparto delle attività turistiche toscane, si vengono a trovare all’incrocio dei venti, bersagliati dalla regressa sciagura pandemica, dall’aumento stratosferico delle utenze di gestione e tocco finale la guerra. Si capisce che le prenotazioni…e le speranze di una stagione avviata verso una possibile normalità, sono crollate. Il presidente Federalberghi Toscana Daniele Barbetti, ha definito il concatenarsi di questi nefasti eventi: La tempesta perfetta. E veramente una tempesta si abbatterà sull’economia chiancianese e toscana se non saranno presi seri provvedimenti dal governo per sostenere gli imprenditori e i lavoratori del settore. Il giorno dell’inizio di primavera si è aperto con una bella giornata di sole prendiamolo come buon auspicio per l’immediato futuro.
Dell’Annunziata Nunzio
