Home Rubriche Sarteano. Camminatori,  quando un pizzico di follia aiuta.

Sarteano. Camminatori,  quando un pizzico di follia aiuta.

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Ovviamente il titolo è un gioco per introdurre questo gruppo che in poco tempo dalla sua costituzione a Sarteano, ne ha fatta di strada…è proprio il caso di dirlo, parliamo del Gruppo Camminatori Folli. All’inizio era un insieme di amici accomunati dalla passione per la “camminata”. Ma già qui bisogna fare dei distinguo: camminata che nulla ha a che vedere con la passeggiata, magari guardando le vetrine… piacevole passatempo. Camminare è altro. Camminare coi  Camminatori Folli è altro ancora. Per i nostri amici folli(?) camminare vuol dire fissare un itinerario, un itinerario alternativo che si snoda su vecchi sentieri, su “tratturi” per dirla col poeta. Piste poco conosciute e poco battute. Ecco affrontare quel percorso, a volte non senza oggettive difficoltà e giungere alla meta con la soddisfazione dell’immersione nella natura, la scoperta di vecchi edifici, torrenti e paesaggi affascinanti non da tutti conosciuti. Certo le escursioni sono state tantissime e a volte organizzate in modo da effettuare delle soste strategiche per incontri con persone, che non di rado  offrono un ristoro, ma anche un saluto, un segno di amicizia, una simpatia, vicinanza per un concetto del “viaggiare” che appartiene ad altri tempi e che pur nell’anacronismo, vive di forza, approvazione, consenso e simpatia nei confronti del  gruppo  dalla comunità.

A questo proposito si può citare l’ incontro in località Palamara nel comune di Ficulle, con una comunità di induisti. Esperienza veramente insolita, un cammino in questo caso, che coinvolge anche l’anima e la spiritualità. Altro episodio che testimonia come il gruppo esplichi la propria peculiarità del  camminare rimanendo parte della comunità si è verificato nel periodo natalizio, quando sempre i Camminatori hanno portato, da Sarteano una fiammella, credo un cero acceso, fino al presepe vivente di Monteleone d’Orvieto. Ora la casualità fa coincidere la sosta alla comunità induista e la visita al presepe con questioni simboliche spiritual-religiose ma, I Camminatori Folli non sono solo questo. Infatti, recentemente, un insieme di associazioni, tra le quali: Iosempredonna, Matteo Vive, ASD Atletica Sinalunga, Bettolle in Rosa e  altre, hanno creato una raccolta fondi per donare all’ospedale di Nottola un Casco Refrigerante.  ( utile nell’oncologia affinché durante le chemio non caschino i capelli o quanto meno si attenui significativamente questo effetto collaterale). Certamente un apparecchio sanitario siffatto migliora  l’assistenza al paziente prevenendo parte di quel crollo psicologico inevitabile in tali patologie. A questa iniziativa ha aderito senza indugio il gruppo dei camminatori che, oltre ad attivarsi per reperire fondi, ha programmato per il diciassette di marzo, una camminata  che partendo da Montepulciano attraverso un itinerario, potrei dire seducente  che, seguendo sentieri, boschi e vigne, si concluderà proprio a Nottola con la consegna ufficiale del casco o della somma necessaria all’acquisto di questa significativa apparecchiatura oncologica. Che dire, non tutti i folli vengono per nuocere, anzi se tutti ci facessimo contagiare da siffatte “follie” invece che da mille inutili stupidità materiali o di passeggere mode vuote di sostanza ed estetica, forse il mondo sarebbe un po’ meno brutto.

Nunzio Dell’Annunziata