Home Rubriche   San Quirico. La criminologa Roberta Bruzzone presenta il libro “Favole da incubo”

  San Quirico. La criminologa Roberta Bruzzone presenta il libro “Favole da incubo”

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Martedì ventotto nella sala grande del Palazzo Chigi a S. Quirico D’Orcia, sala gremia, la criminologa Roberta Bruzzone (arrivata tra l’altro con un’ora di ritardo) ha parlato di femminicidio. Lo ha fatto sul filo dei dieci racconti del libro che ha presentato: “Favole da incubo” scritto con Emanuela Valente.

Le parole della criminologa, con  estrema competenza e lucidità, sgombrando il campo da sentimentalismi e sdolcinate interpretazioni culturali. Il discorso è andato direttamente al sodo, illustrando come sia la società patriarcale a generare quelle situazioni che sfociano in efferati delitti che hanno come vittime la donna che in qualche modo ha rotto gli schemi che la imprigionano : mamma, moglie al servizio del maschio. Come dicevo la sala non bastava a contenere il pubblico che era costituito in larga maggioranza da donne.

Certamente un buon segno il grande interesse intorno a questa tematica perché, proprio nel corso di manifestazioni come questa che si possono comprendere e interrompere quelle convinzioni e quei retaggi culturali che conducono agli assurdi e cruenti omicidi che vedono vittima la donna. Superare la disparità di genere non è cosa semplice perché è un qualcosa che cova nella parte più nascosta della nostra psiche, quindi  una psiche non ben strutturata e matura, di fronte alla rottura dello schema dove il maschio tiene tutto sotto controllo, da luogo a comportamenti che sfociano in quei femminicidi che troppo spesso campeggiano nei notiziari.

A rendere questo incontro con la famosa criminologa molto sentito, sicuramente ha giocato un ruolo centrale la vicenda terribile di Giulia Cecchettin, uccisa proprio perché, spiegava la Bruzzone, la ragazza aveva fatto delle scelte e aveva conseguito dei successi personali che la facevano apparire agli occhi della gente superiore al suo fidanzatino. In questo modo incrinava la supremazia e quel ruolo che la società atavica attribuisce al maschio. Per quei maschi che hanno problemi a relazionarsi in maniera corretta con gli altri, situazioni siffatte sono insopportabili, irrisolvibili e conducono irrimediabilmente a quegli orribili misfatti.

Per arginare e portare ai minimi termini un così terribile problema la strada non è facile, tuttavia anche eventi come questo di S. Quirico fanno riflettere i maschi sul loro ruolo nella famiglia e nella società e fanno riflettere le donne su come educare i figli e in più le esortano a non minimizzare sui comportamenti di mariti, compagni, quando iniziano a dare quei segnali di gelosia e possessività che sono chiari segni di menti con seri problemi patologici. Questo e molto altro ha trasmesso con scientifica lucidità, ad una platea attenta, interessata e…perché no, ammaliata, la dottoressa Bruzzone in un  serrato e appassionato monologo.

Nunzio Dell’Annunziata