Rifiuti fuori regione, guerra legale sui costi fra Comuni e gestore

by redazione

Rassegna stampa. Dal Corriere dell’Umbria  di Alessandro AntoniniNon c’è accordo sugli extracosti del trasporto dei rifiuti umbri fuori regione dopo la chiusura delle discariche di Borgogiglione e Pietramelina. Il gruppo di lavoro costituito dall’Auri – i sindaci dell’ex Ati 2 e i vertici dell’autorità unica regionale- per “dialogare” con il gestore (Gest-Gesenu) non è arrivato a nulla. Si andrà allo scontro legale, passando per l’arbitrato. Non si toma indietro. I Comuni umbri confluiti (tutti) nelll’ente che si occupa di rifiuti e idrico rigettano l’ipotesi di scaricare l’esborso in più in bolletta, sostenendo che l’emergenza rifiuti nata nell’ex Ati 2 è frutto delle scelte dello stesso soggetto gestore . Dall’altra parte si sostiene il contrario.

Nel frattempo coi due siti bloccati continua l’export fuori regione. Per Pietramelina c’è un progetto per superare la fase di stop dell’impianto di compostaggio, con l’installazione di un biofiltro mobile – contro le emissioni – che dovrebbe far concludere positivamente la conferenza di servizi per la modifica dell’autorizzazione integrata ambientale su cui sta lavorando la Regione.

Il tema della frazione organiza umida (Fou) sarebbe in gran parte risolto. A Borgogiglione invece la cosa è più complessa: nonostante i collaudi positivi sul bioreattore, i tempi per la conferenza di servizi non sono ancora noti. Nemmeno per la discarica: dunque il problema resta la Forsu (il “nero” dei solidi urbani), almeno fino a quando non saranno completati Belladanza e Casone.

Sì perché la strada da imboccare è quella dello scambio fra ex ambiti. Il documento preliminare sul piano d’ambito unico regionale è pronto. L’Auri lo produrrà ufficialmente entro ottobre. Come ripete il presidente e sindaco di Corciano Cristian Betti è “lo strumento individuato per la gesione dei flussi su base regionale”. Ossia la strada per compensare i problemi dell’ex Ati 2 e evitare di andare a conferire in Emilia o in Toscana. Il piano vero e proprio sarà vidimato entro il 2018. La società incaricata per la stesura è la Oikos: ha già redatto il piano dell’ex Ati 4, che ha dato risultati positivi sulla raccolta differenziata.

 

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