Home Rubriche Pieve Nostra 1958: compare Barzanti, il Canuti e gli autografi del Perugino,...

Pieve Nostra 1958: compare Barzanti, il Canuti e gli autografi del Perugino, SOS sui beni artistici

Condividi

Questo che pubblichiamo è il primo numero di Pieve Nostra del 1958, per la precisione esce a Pasqua di quell’anno e la prima pagina è dedicata ad un articolo del direttore Mario Villani che segnala la crisi della Associazione Turistica che pubblicava il giornale. Se andiamo però al di là delle vicende che sono sempre state complicate sia della Turistica che di altre associazioni, per quanto riguarda il valore storico che a noi interessa in questa riedizione a puntate possiamo trovare all’interno del numero alcune curiosità ed alcune notizie importanti.

In seconda pagina per esempio c’è l’ avviso di un premio che il giornale promuove tra i giovani per avviarli a valutare l’importanza del turismo. Il premio è indetto da “Pieve Nostra”, ma ha uno sponsor, la “Martesano Idam”. A parte l’originalità e la forte anticipazione rispetto a quelli che saranno i tempi storici normali delle sponsorizzazioni, c’è un dato importante dietro questa pubblicità. Dietro la “Martesano Idam” c’era Mario Barzanti, figura importante ed ipercinetica degli anni sessanta e settanta della storia pievese. E’ la sua prima comparsa diciamo “pubblica” sulla scena della città. Privatamente aveva già sposato Fernanda Faltoni da cui aveva già avuto le tre figlie, Daniela, Stefania e Monica. Dal 1955 abitava, per il Casalino, vicino al negozio di Bassini, a Città della Pieve, ma lavorava fuori.  Aveva fatto il direttore del Centro Sud per la Galbani e poi era passato alla Martesano. L’ultimo suo impegno fuori della Pieve sarà con la Dulcis di San Marino, prima di costruire “Il Piccolo Jolly”. Ma lo ritroverem più avanti.

La terza pagina è tutta occupata dal  racconto fatto da Monsignor Fiorenzo Canuti del suo tentativo, fallito, di far restaurare, nel 1939,  i manoscritti del Perugino trovati nella sagrestia di Santa Maria dei Bianchi, attestanti la trattativa del pittore con la Confraternita per la realizzazione dello storico capolavoro. Manoscritti che perd ecenni  Carlino Cartoni prima  e poi Alberto Romani, hanno recitato e recitano a memoria a visitatori e turisti.

Vincenzo Mazzuoli a pagina 7 torna sullo stato di abbandono di alcuni dei nostri preziosi beni artistici mentre il dottor Germano Buccolini chiede con forza la realizzazione di una sala d’attesa per il servizio pubblico automobilistico.

In questo numero c’è anche l’ultima puntata dei ricordi di Ernesto Ciarapica sui “Tipi della Vecchia Pieve”. La chiusura è dedicata alla coppia musicale “Paialunga e Romolo” e a ” Ghino” il simpatico personaggio che recapitava i telegrammi con il suo passo tipico ed obbligato, che non era certo frenetico e che alcuni di noi hanno anche conosciuto.

Nelle notizie di cronaca segnaliamo dopo quello di Barzanti, altri due  arrivi importanti. Viene aperta in Piazza Matteotti la delegazione dell’ACI, dove resterà sino alla sua chiusura qualche anno fa, e nell’allora funzionante Pretura arriva un nuovo Cancelliere, è Stefano Romano, che sposerà Edda Porzioli.

Al Cinema Moderno si proietta, il 13 di aprile,  un film, con William Holden e Jennifer Jones,  che due anni prima aveva furoreggiato in America vincendo 3 Oscar,  “L’amore è una cosa meravigliosa”.