(Comunicato stampa)
L’ Ufficio postale di Piegaro è stato riaperto , ma per un solo giorno a settimana, il martedi, troppo poco per soddisfare tutti gli utenti del Capoluogo che sono costretti ad assembrarsi pericolosamente per l’emergenza sanitaria. Augusto Peltristo vice commissario Lega e Capogruppo della Civica di Piegaro, che tramite l’Avvocato Valeria Passeri torna a sollecitare la Direzione Generale di Poste e la Prefettura di Perugia sulla problematica .
“ Il fatto che l’ufficio postale di Piegaro sia aperto solo il martedi mattina – prosegue il Capogruppo – costringe gli abitanti ad assembrarsi in modo pericoloso per la situazione di emergenza sanitaria che stiamo affrontando”. “ Questa concentrazione di persone – aggiunge Peltristo – è giustificata dal fatto che tutti gli altri restanti giorni gli abitanti di Piegaro sono costretti a recarsi al più lontano Ufficio Postale , intra Comune nella frazione di Pietrafitta che dista 15 km”.
“ Per evitare tale situazione di rischio per la salute – conclude il Capogruppo – e disagio continuo per gli abitanti di Piegaro abbiamo chiesto di ripristinare tutti i servizi postali e rimodulare le aperture al pubblico dell’Ufficio Postale del Capoluogo, con tutte le precauzioni della normativa anticontagio”.
Questa è la seconda lettera che Peltristo invia a Poste Italiane. La prima fu spedita in seguito alla chiusura delle Poste di Piegaro, poiché “i cittadini – aveva scritto – erano costretti a spostarsi raggiungendo il più vicino a Tavernelle di Panicale oppure a 15 km, quello di Città della Pieve. Condizioni che avrebbero creato un maggior afflusso di persone negli unici uffici aperti, portando alla formazione di pericolosi assembramenti tra gli utenti”.Poste Italiane ha accolto la prima richiesta di Peltristo aprendo l’ufficio solo una volta settimana, ma questo non è bastato. Ecco l’invio della seconda richiesta, affinché vengano nuovamente ripristinati tutti i servizi con la conseguente rimodulazione delle aperture.