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Ospedale di Nottola: punto nascita anche per l’Umbria

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dalla rassegna stampa della Regione Toscana

La commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), ha votato all’unanimità una mozione, per offrire servizi a favore anche dei cittadini umbri

Voto unanime, in commissione Sanità e Politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), su una mozione che impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei modi più opportuni, anche mediante intese con la Regione Umbria, affinché si possa favorire e garantire il servizio di ostetricia agli attuali utenti di Castiglione del Lago (Pg) presso il punto nascita di Nottola (Si)”. L’atto – a firma del presidente Scaramelli e dei consiglieri Simone Bezzini (Pd) e Andrea Quartini (M5s) – impegna inoltre “a garantire nella propria programmazione regionale un potenziamento ed una sempre maggiore funzionalità al punto nascita di Nottola, in vista di un possibile incremento del numero di nascite dovuto alla riorganizzazione sanitaria in atto nella confinante Regione Umbria”.
“Casi di confine possono diventare punti di forza – ha commentato il presidente – E’ nostro interesse assicurare un servizio adeguato alle donne del Trasimeno grazie ad un punto nascita di eccellenza”. Da qui la proposta di lavorare anche a eventuali livelli di compensazione forfettaria, tra le Regioni Toscana e Umbria, per andare incontro alle esigenze di ginecologi e pediatri chiamati a operare nei singoli presidi. “Sarà l’assessore a declinare e strutturare l’organizzazione – ha precisato Scaramelli – è importante che dalla nostra commissione parta una votazione unanime, che potrà rivelarsi vincolante per le future decisioni”.
La mozione, in apertura dei lavori, era stata illustrata dal consigliere Quartini, che aveva spiegato come tale atto fosse nato su sollecitazione dei cittadini – costretti a fare i conti con piccoli ospedali depotenziati e ridimensionati – che non hanno mancato di dimostrare la propria soddisfazione in vista di un accordo interregionale tra Toscana e Umbria.

Paola Scuffi