dal Sole 24 Ore di Francesco Prisco
Se non è più tempo di Ore Liete o di Rossana, due marchi storici ormai marginali, la cui prossima cessione non è confermata ma neanche smentita, il futuro di Perugina sarà… al Bacio: Nestlé annuncia 60 milioni di investimenti in tré anni sul proprio stabilimento umbro che serviranno a trasformare il celebre cioccolatino degli innamorati in un brand globale destinato ad aggredire mercati emergenti. L’annuncio è arrivato ieri pomeriggio da Perugia, dove il management della multinazionale svizzera del food, che da ormai 28 anni è proprietaria di Perugina, ha illustrato il piano industriale per il rilancio del sito di San Sisto alle delegazioni di Fai, Fiai e Uila. Un incontro che partiva in salita, a causa delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sulla probabile vendita di biscotti Ore Liete e caramelle Rossana che hanno messo in allarme i sindacati e portato a un’ora di sciopero martedì. Su quest’ultimo capitolo, Nestlé ha precisato che i marchi in questione non sono stati ancora ceduti. Tuttavia non c’è alcuna intenzione di continuare a investire su di essi, considerando che si tratta di segmenti che valgono meno del 5% del fatturato di gruppo. Della serie: la cessione non c’è ancora stata, ma nulla la esclude. Al contrario, Nestlé sa benissimo su cosa investire: il futuro di Perugina è il Bacio, cui sarà destinata una quota consistente dei 60 milioni da impiegare nel triennio 2016-2018. Si punterà molto sul marketing per trasformare il marchio del cioccolatino in un brand globale. Quindici milioni serviranno all’ammodernamento degli impianti: i lavori partiranno entro fine anno, ma entreranno nel vivo solo nel 2017 cosi da non pregiudicare la campagna natalizia.
Nell’ottica della diversificazione, a San Sisto si intensificherà la produzione di cialde per gelato che, anche in virtù dell’imminente joint venture con R&R, dovrebbe consentire la saturazione per tutto l’anno dei 900 addettidi Perugina, cui si aggiungono 150 stagionali. C’è poi un aspetto non di poco conto: considerando che la scadenza dei contratti di solidarietà vigenti nel sito è prevista per fine agosto, toccherà individuare un percorso di ammortizzatori sociali per gestire gli scarichi di lavoro durante gli interventi sugli impianti. Ci si rivedrà il 7 aprile per provare a condividere l’intero percorso in un accordo. L’azienda ha poi ufficializzato la nascita della Confectionery international business unit, la cui guida è affidata a Valeria Norreri, tra le figure chiave dell’espansione internazionale di Sanpellegrino. La nuova business unit si colloca all’interno della divisione Dolciari di Nestlé Italiana di cui business executive manager sarà Bruno Emmenegger. «Il gruppo – ha dichiarato Leo Wencel, capo mercato del gruppo Nestlé in Italia – crede fortemente nello storico marchio e il piano lo dimostra, perché mira a farlo crescere in Italia e in tutto il mondo. Per questo abbiamo messo in campo importanti investimenti e una squadra composta damanager forti». Per Mauro Macchiesi di Fiai «va bene investire sul Bacio ma non è condivisibile la scelta di abbandonare alle proprie sorti Rossanae Ore Liete. Resteremo vigili». Pietro Pellegrini di Uila parla di «grave imbarazzo per la fuga di notizie di questi giorni» e annun cia una «fase di riflessione con i lavoratori sul piano presentatoci dall’azienda». Luigi Sbarra di Fai sostiene la necessità di «rilanciare i livelli occupazionali e incrementare la qualità del lavoro. Il piano lascia ben sperare».