Pievese doc classe 1989, inizia la sua carriera calcistica nel settore giovanile della Pievese, poi un paio d’anni di juniores a Fabro dove esordisce anche in prima squadra.
Poi la svolta: Michele Sorbino sceglie di prendere una nuova strada, approdando alla Stella Rossa di Città della Pieve.
Ciao Michele, raccontaci.. come è iniziata questa avventura?
Quattro anni fa mi sono ritrovato ad assistere alla partita Stella Rossa-Pozzuolo, al campo Pineta. Quell’anno l’allenatore era Luciano Moscatello. Quel pomeriggio mi conquistarono l’entusiasmo dei tifosi (saranno stati almeno 200, calorosi e rumorosi) e la complicità della squadra, tanto che di punto in bianco decisi che volevo fare parte di quel gruppo.
Sei uno degli atleti più giovani della Stella Rossa e sono già tre anni che ci giochi. Non hanno ragione coloro che dicono che la UISP è per giocatori a fine carriera e i giovani devono giocare in altre categorie?
Assolutamente no, il calcio è un divertimento e ritengo che ognuno di noi sia libero di scegliere come impiegare il proprio tempo libero e di esprimere le proprie passioni come preferisce! Oltretutto in questi anni ho notato come tutte le squadre UISP stiano subendo un forte ringiovanimento..!
Nel tuo palmares hai già vinto una Coppa Billi ed una Supercoppa: questo è l’anno buono per puntare al campionato?
Vincere il campionato è ovviamente il nostro obiettivo principale: purtroppo, malgrado l’impegno e lo sforzo di ognuno di noi, non sempre lo si riesce a raggiungere! Quest’anno sarà veramente dura..!
Quest’anno abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione in estate: ricambio dello staff tecnico, la vecchia guardia lascia spazio ai giovani. Come sta procedendo l’annata?
E’ stato davvero un duro colpo per la Stella Rossa perdere quelli che io definisco “le colonne” di questa squadra. Nonostante sia pressoché impossibile sostituire giocatori come loro, devo dire che i nuovi arrivati, oltre ad essersi integrati molto bene, hanno tutte le carte in regola per reggere il confronto!
Stiamo costruendo un qualcosa di importante, sono convinto che in futuro faremo veramente bene..!
Michele Sorbino, qualche anno fa attaccante tecnico e rapido. Oggi sei diventato esterno in un 3-5-2. Tanto impegno e corsa, ma sotto-porta manca la lucidità. Vorresti giocare più vicino alla porta avversaria?
Sono consapevole di essere poco lucido sotto porta. E’ stato il precedente mister, Luca Saravalle, a scoprire in me delle qualità che non sapevo nemmeno di avere, spostandomi da attaccante ad esterno sinistro. Credo che questo ruolo rispecchia molto di più le mie caratteristiche e devo dire che mi ci trovo molto bene!!
In ultimo non possiamo non parlare dei tifosi: qualche anno fa a centinaia per dare spinta alla squadra, poi l’anno scorso una rottura: perché?
E questo è l’anno giusto per riallacciare i rapporti e tornare più uniti che mai?
Tra noi e i tifosi c’è sempre stato un rapporto invidiabile.
In effetti l’anno scorso ci sono state delle incomprensioni, ma non è giusto tornarci perché ormai è acqua passata. A legarci c’è molto di più, qualcosa che non si può descrivere con le parole, qualcosa di solido che ci manterrà uniti e resterà tale per sempre!
Grazie mille a Michele Sorbino, che ci ha raccontato un pò di più riguardo a questa realtà che è ormai uno dei punti fermi del calcio pievese. Non ci sono i soldi a fare la differenza, anzi quelli bisogna metterli un pò per uno. Ci sono solo l’amicizia, la coesione, la voglia e l’unione che spingono tutti questi ragazzi a fare dei sacrifici soltanto per la passione comune che hanno di correre dietro ad un pallone.