C’è grande attenzione intorno all’ingresso di Massimo Caputi, nella compagine sociale delle Terme di Chianciano. Anche noi come giornale, ne abbiamo colto la novità importante e ne seguiremo gli sviluppi. Nei giorni scorsi l’Agenzia Impress it ha pubblicato una intervista del sindaco di Chianciano Andrea Marchetti, che pensiamo utile far conoscere. (ndr)
“Le Terme di Chianciano passano di mano. Lo scorso 5 febbraio Massimo Caputi, proprietario delle terme di Saturnia e presidente di FederTerme, ha acquistato il 47% di quote in capo a Mps e ha lanciato la sua sfida al rilancio del complesso termale senese dopo anni di stallo
Delle possibili ricadute che questa operazione potrà avere su Chianciano ne abbiamo parlato con il sindaco Andrea Marchetti.
Sindaco cosa significa per Chianciano l’essere riusciti a portare a conclusione questo percorso di acquisizione?
L’acquisto del pacchetto di maggioranza delle Terme da parte di Massimo Caputi rappresenta per Chianciano la soluzione ai problemi di un’azienda che era in una fase di stallo da anni, da quando cioè i suoi soci principali, Mps e l’immobiliare, non erano più in grado di garantire adeguati investimenti sui piani industriali.
Come sono stati gestiti questi anni transitori e di difficoltà?
In questi ultimi anni le terme sono riuscite a sopravvivere ma senza prospettive di sviluppo. Oggi, grazie alla bravura di chi l’ha gestite per mantenerle attive e appetibili sul mercato e a un territorio che ha creato condizioni favorevoli, un imprenditore come Caputi ha deciso di investire. Adesso dobbiamo essere bravi, ciascuno per la nostra parte, a mantenere queste condizioni sul territorio.
Che tipo di percorso immagina per le Terme di Chianciano?
Il percorso è ben avviato da alcuni mesi e su questo la nuova proprietà sta lavorando, vedendo uno sviluppo in termini di rilancio per un nuovo approccio alla risorsa termale basata sul concetto di salute e benessere, anche e soprattutto alla luce dell’emergenza sanitaria.
Dove si concentreranno gli investimenti?
Non sta a me dirlo ma Caputi ha già chiaramente detto che vuole investire in piani industriali per potenziare il sanitario del Sillene e il salone sensoriale, stringendo sinergie con il tessuto imprenditoriale locale e la parte di ricerca che vede in Upmc un partner affidabile e qualificato. Il post Covid ci insegna che dovremmo ripensare i nostri concetti di salute e benessere e questo progetto, più che mai, si dovrà legare al territorio. Noi come istituzioni locali e regionali e sistema tutto dovremo fare la nostra parte permettendo a chi ha deciso di investire sul nostro territorio di farlo nel miglior modo possibile.