Liberi e Uguali. “Piano unitario fra Unicoop e Coop Centro Italia”

by redazione

Il Coordimento del Trasimeno di Liberi e Uguali, rappresentato da Fiorello Primi, ex sindaco di Castiglione del Lago ed attuale presidente dell’associazione “Borghi più Belli d’Italia” ci ha fatto pervenire un comunicato stampa sulla situazione di Coop Centro Italia. Lunedì scorso lo stesso partito ha organizzato un incontro pubblico, a Città della Pieve, sempre sull’argomento con la partecipazione del segretario regionale della Filcams CGIL Francesco Bartoli e con alcuni rappresentanti della RSU.

E’ stato un incontro interessante, sia perché è stata ricostruita la storia della crescita e della affermazione di Coop Centro Italia sia della sua crisi attuale, e c’è stata anche qualche indicazione su gli obbiettivi su cui attestare una posizione possibilmente unitaria di tutte le forze interessate al mantenimento del Centro Direzionale castiglionese e dei livelli occupazionali.

Coop Centro Italia, ha detto Bartoli, diversi anni fa fece, come altre cooperative del settore consumo un consistente investimento su Monte dei Paschi, anche su “mandato politico”. Poi mentre quando iniziò la crisi, le altre uscirono, pagando prezzi salati, Coop Centro Italia è restata. Oggi l’operazione fatta rientra nella logica ferrea di ricapitalizzare secondo le norme di Banca Italia.

Quello che va denunciato con forza è che poco tempo fa è stato presentato un piano faraonicodi sviluppo, in occasione dell’acquisizione di Superconti di cui è stato applicata soltanto la parte che ha comportato tagli e sacrifici da parte dei lavoratori.

Per questo motivo oggi la Direzione aziendale non è più credibile. Anche se serve la massima attenzione. “Occorre fare chiarezza, ha detto Bartoli, ma senza creare allarmismi. ”

Nel corso del dibattito che poi è seguito c’è stato anche un chiaro pronunciamento, che poi anche il comunicato stampa di LeU, che pubblichiamo sotto, riprende. Il pronunciamento è per un rafforzamento dei rapporti fra Coop Centro Italia e Unicoop Firenze. Soltanto in questa prospettiva si può pensare infatti non solo ad uno sbocco di una crisi dentro un contesto aziendale sano, ma anche dentro una area geografica che mantiene la centralità di Castiglione del Lago ed in particolare del suo magazzino. (N.d.R)

 

(comunicato stampa). La Coop Centro Italia si trova in una situazione preoccupante per l’incertezza del futuro riguardante le sue attività sul territorio del Trasimeno e dell’ Umbria in Generale.

Si tratta della più grande azienda regionale con i suoi circa 2.600 dipendenti , dei quali 300 lavorano nel magazzino e nel centro direzionale di Castiglione del Lago , che genera una economia diretta e indiretta di grande rilevanza per migliaia di famiglie e per la intera regione Umbria.

Liberi e Uguali esprime una grossa preoccupazione per il futuro di questa azienda ma anche una speranza legata ad una effettiva presa di posizione forte da parte delle Istituzioni locali e regionali , dei lavoratori , del sindacato e di tutte le forze politiche .

E’ paradossale che un’azienda i cui lavoratori , a fronte di una proposta di piano industriale di sviluppo poi completamente disatteso, hanno fatto grossi sacrifici in termini di orario di lavoro e di retribuzione si trovi invece ad affrontare una crisi di bilancio per errori commessi dalla dirigenza aziendale che ha preferito , negli anni , utilizzare lo strumento della speculazione finanziaria piuttosto che investire nello sviluppo e nel lavoro.

La cessione di 29 negozi a Unicoop Firenze è un campanello di allarme che non può lasciare indifferenti e che impone un intervento forte della politica e delle Istituzioni.

Riteniamo che , nell’interesse dell’economia umbra e toscana , si vada velocemente verso un accordo forte di collaborazione tra Coop Centro Italia e Unicoop Firenze al fine di sviluppare un piano industriale comune finalizzato a mantenere , nei territori , i livelli attuali di occupazione e a rilanciare sul piano della crescita del fatturato .

Un piano che , al contrario di quanto promesso e non mantenuto nel passato , preveda il coinvolgimento del sindacato dei lavoratori e una diversa modalità di gestione della crisi e una diversa visione strategica sul futuro della grande distribuzione.

Invitiamo la regione Umbria a farsi carico dell’apertura di un tavolo di trattativa , in accordo e partecipazione da parte della regione Toscana, per addivenire ad un progetto di rilancio complessivo delle attività tra le due grandi cooperative che dovranno trovare le migliori forme di integrazione reciproca per continuare a garantire un futuro certo ai lavoratori e ai soci prestatori.

Liberi e Uguali è contrario a qualsiasi ulteriore ipotesi di delocalizzazione delle attività e vigilerà affinché venga mantenuta la centralità degli attuali assetti direzionali e produttivi.

Le cooperative , e quindi anche la Coop Centro Italia sono nate per :

– tutelare gli interessi e la salute dei consumatori;

– promuovere i valori di solidarietà ed uguaglianza;

– promuovere la responsabilità sociale delle imprese per un mercato rispettoso della persona e dell’ambiente;

– tutelare il risparmio dei soci

– garantire le migliori condizioni di vita e di lavoro ai propri dipendenti .

Si prenda quindi insegnamento dagli errori del passato per evitare ogni forma di utilizzo del risparmio dei soci per operazioni di carattere finanziario speculativo ; si riconoscano le responsabilità dei gruppi dirigenti i quali , se hanno sbagliato , devono essere sostituiti e si dia maggior ruolo ai soci fornendo ad essi gli strumenti necessari per esercitare il controllo sulla dirigenza.

Liberi e Uguali Coordinamento del Trasimeno

Castiglione del Lago, 16 gennaio 2018

 

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