Dal Corriere dell’Umbria di Alice Guerrini. Magione – Custodisce 450 anni di storia il grande leccio di Sant’Arcangelo. Gli esperti che lo hanno studiato ipotizzano che questo gigante silenzioso – quasi tré metri di circonferenza e 22 di altezza – si trovi qui dalla metà del 1500. A prendersi cura di lui e del bosco ceduo in cui si trova ci pensano i soci (attualmente 109) della cooperativa La Marzolana, che dal lontano 1980 portano avanti obiettivi nobili come il rispetto per l’ambiente e la passione per la natura. Insieme a “Elcio grande”, come viene chiamato il grande leccio, all’intemo degli oltre 140 ettari di macchia di proprietà dei soci della cooperativa ci sono anche altri quattro esemplari ultracentenari: un orniello di 200 anni, due corbezzoli di 150 e un altro leccio di circa 400 anni. “Dal 1980 a oggi – spiega il presidente de La Marzolana, Eolo Fuso – grazie al lavoro dei soci è stato possibile portare avanti un programma di salvaguardia e valorizzazione di questo patrimonio boschivo, un’azione che col tempo si è tradotta anche in progetti didattici dedicati ai più giovani per far conoscere la natura insegnando loro a rispettarla”.
All’interno del bosco che confina con i comuni di Magione, Panicale e Perugia, la cooperativa ha realizzato il “Sentiero della pace” che culmina nel punto più alto chiamato “La cima” a 586 metri sul livello del mare. Lungo i percorsi creati dai soci, accessibili a tutti, è possibile entrare a contatto diretto con l’ambiente del sottobosco osservando la ginestra, la rosa canina, il cisto, il sorbo domestico, il ginepro, il mirto, il rovo, arbusti vari e il viburno. La collina o macchia grande presenta leccio, cerro, roverella, corbezzolo, orniello e ginepro. “Dal 2001 – spiega Fuso – il bosco è stato anche inserito nel piano Sic (Sito di interesse comunitario ndr.)”. La manutenzione svolta con grande impegno da volontari e soci ha condotto anche al restauro della vecchia fonte di Sant’Andrea. “Abbiamo portato la sua acqua attraverso la realizzazione di altre tré fontanelle – racconta il presidente fino all’area attrezzata Pianella”. Il monte Marzolana di Sant’Arcangelo, da qui il nome della cooperati va, è un autentico forziere pieno di ricchezze naturali da tutelare e far conoscere soprattutto alle giovani generazioni.
Uno scopo in cui i soci credono da sempre, tanto che nel tempo è stato anche realizzato un piccolo annesso rurale in cui ospitare gite scolastiche o gruppi turistici. La cooperativa organizza durante l’anno diverse attività grazie anche alla collaborazione di altre realtà come le associazioni “Le Olivastre” o “L’olivo e la ginestra”, questa è una parte di Trasimeno tutta da scoprire, accessibile a tutti grazie ai soci che 36 anni fa la acquistarono salvandola dall’urbanizzazione e permettendo a esemplari come “Elcio grande” di continuare a crescere ed emozionare chi ha la fortuna di toccarlo almeno una volta nella vita.