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Il Calcio del Martedì e la squadra “che vinse tutto”

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CLASSIFICA MARCATORI PROMOZIONE GIRONE A

MARCA PRO

CRONACA PIETRALUNGHESE PIEVESE  dal Corriere dell’Umbria

PIET PIE

PRIMA CATEGORIA GIRONE B

PRIMA

MARCATORI PRIMA CATEGORIA GIORONE B

MARCA PRIMA

JUNIORES

JUNIO

ALLIEVI

ALLIEVI

ALLIEVI 2

GIOVANISSIMI

GIOVANS 1

GIOVANSS2

GIOVNS SPE

LA STORIA DEL CALCIO

” LA PIEVESE CHE VINSE TUTTO”

Pievese13

Una formazione della squadra “che vinse tutto”

Giugno 1976. S.Maria degli Angeli.Gori Mario, Socciarello Enrico, Tassino Maurizio, Giometti Piero, Giulietti Renzo, Venturini, Gabriele Casubaldo Giuliano, Guerrieri Massimo, Vecchi Mario, Mencuccini Enzo, Mogetti

La squadra che vinse tutto quello che c’era da vincere: gli anni settanta. 

 

Per il calcio pievese, se gli anni sessanta costituiscono quelli del rilancio definitivo del calcio societario a Città della Pieve e del rilancio di una seria ed attenta politica rivolta ai giovani, gli anni settanta sono quelli della prima grande stagione di successi significativi per le squadre biancocelesti.

Tutti sono concordi nel dire che in quegli anni si cominciano a raccogliere   i frutti del lavoro svolto soprattutto fra i giovani e quindi a raccogliere i frutti della società rifondata da Don Augusto e presieduta nel corso degli anni da Giuliano Brogelli, da Claudio Mariottini, da Mario Macchioni, da Giuseppe Pulito.  Nel 1971 la Pievese vince il campionato di Terza Categoria, imponendosi nell’ultima e decisiva partita  sul campo del Pietrafitta per 2 a1. E’ l’anno della scoperta e dell’affermazione di uno degli attaccanti più prolifici del calcio pievese, Enzo Mencuccini, (detto il Tromba), proveniente dal vivaio locale, che vince la classifica dei cannonieri con diciotto reti. Di quella squadra fanno parte : Bani Gainfranco, Socciarello Enrico, Timitili Giovanni, Pizzinelli Giuliano, Tassino Maurizio, Vecchi Mario, Brillo Luciano, Bittarelo Alvaro, Manganello Giuliano, Binaglia Marcello, Mencuccini Enzo, Casubaldo Giuliano, Brenda Vittorio, Tomassoni Gabriele, Della Ciana Edoardo

Dopo due anni   di permanenza in Seconda Categoria, nella stagione   73/74, un’altra promozione e  viene raggiunto il primo grande traguardo, con lo spareggio disputato a Castiglion della Valle contro  il Tuoro e vinto per 1 a 0, grazie alla rete segnata da Giuliano Manganello ( detto Nettle). La Pievese è in Promozione, la massima categoria, in quegli anni, prima del semiprofessionismo.

Se si guarda alla rosa dei calciatori di questo campionato si nota come l’ossatura fondamentale fosse ancora quella dei campionati precedenti.

A conquistare il campionato di promozione furono: Gori, Tassino Binaglia, Vecchi Gonnellini, Socciarello, Manganello, Fattorini, Mencuccini, Casubaldo, Guerrieri, Grezzi, Giuliacci, Guerrini.

Nel corso del campionato Mencuccini segnò 18 reti, 6 Binaglia, 5 Guerrieri, 3 Gonnellini, 3 Vecchi, 2 Guerrini, 2 Casubaldo, 2 Fattorini, 2 Tassini, 1 Socciarello.

Nel campionato di Promozione la Pievese si affidò, come allenatore  ad un ex giocatore del Perugia,Nissim e acquistò tre giocatori Diano, Giovannini e Sensini. Per il resto restò il gruppo dei giocatori del campionato precedente rafforzato dall’innesto di qualche giovane del vivaio.

A fare il campionato di Promozione furono: Sensini Sergio, Giovannini Piero, Diano Paolo, Gori Mario, Gazzurra Alfredo, Socciarello Enrico, Tassino Maurizio, Giuliacci Enzo, Binaglia Marcello, Imbroglini Valfrido, Casubaldo Giuliano, Fattorini Enzo, Brillo Maurizio, Guerrini Moreno, Manganello Giuliano, Mencuccini Enzo, Guerrieri Massimo.

E’ l’anno in cui iniziano lavori di una certa serietà, per rendere dignitoso il fondo del campo sportivo.

Durante il campionato la Pievese perde in casa con il Todi 1 a 2, vince con il Lama 1 a 0, perde a Gualdo 2 a 1, pareggia con il Camicia 1 a 1, pareggia a Bevagna 2 a 2, vince con l’Angelana 3 a 2, pareggia a Deruta 2 a 2, pareggia con il Ponte Pattoli 0 a 0. La squadra biancoceleste sembra avviata sino a questo punto del calendario ad un campionato dignitoso e tranquillo, ma inizia una serie di brutte sconfitte: sconfitta 3 a 4, in casa con la Pontevecchio, sconfitta con la Tiberis a Umbertine 2 a 1, sconfitta con la Nestor a  Marciano per 4 a 0, sconfitta ad Assisi 3 a 0.E ancora pareggio in casa con l’Elettrocarbonium per 1 a 1, sconfitta a Orte per 2 a 1. A questo punto la nostra fonte storica Mario Barzanti, su Pieve Nostra, non riporta più nemmeno i risultati, ma ci dice che la nostra squadra è i fondo alla classifica e che si è tentato un rafforzamento con l’inserimento di due militari Brusco e Marini. Ma non basteranno. Dopo un solo anno la Pievese lascia la massima categoria dilettantistica regionale anche se in diverse partite fece un buon gioco ed Enzo Mencuccini, il goleador della  squadra,  arrivò, comunque, secondo nella classifica cannonieri. Dopo quella retrocessione la Pievese tornerà in Prima Categoria anche grazie alla ristrutturazione dei campionati. Ci sarà il primo ingresso nella società, dopo essere stato lo sponsor, di Gianvito Matarrese che tornerà alla fine degli anni ottanta come protagonista insieme a Daniele D’Ubaldo ed a Serenella Baglioni, della seconda grande stagione del calcio pievese culminata nella partecipazione per diversi anni ai campionati di Eccellenza.

Maurizio Tassini una delle colonne del calcio pievese di quegli anni definisce quella Pievese della prima Promozione  “forse la squadra più forte e più bella per gioco, era una squadra molto forte fisicamente.

Con  una difesa molto alta e “fisica” con  corrazzieri come Socciarello, Binaglia,e me, che ero il più piccolo ed ero alto un metro e settantacinque. Mi ricordo che in un campionato subimmo soltanto undici reti.”. In quegli anni la Pievese   vinse oltre ai campionati di cui abbiamo parlato, anche la Coppa Italia, di categoria oltre a svariati tornei notturni.

La finale della Coppa Italia Dilettanti (che allora si chiamava Trofeo Gaggi)fu disputata e vinta contro  la Castellana di Castel Ritaldi allo stadio di S. Maria degli Angeli nel ‘76.

Ho accennato prima che, in questi anni,  fa la sua prima apparizione nel calcio pievese quella che poi si rivelerà una delle figure più importanti della sua storia, Gianvito Matarrese.

Imprenditore di origini pugliesi, Matarrese entrò in contatto con la nostra città  tramite rapporti di parentela. La sua prima moglie  era nativa di Carnaiola, vicino a Fabro. Il cognato aveva sposato una donna della Pieve ed aveva  costruito una casa in fondo a Cappuccini. Matarrese racconta che dopo essere stato ospite della sorella e del cognato, in un fine settimana, si innamorò subito di Città della Pieve. Sarà Giuseppe Pulito a  costruirgli la casa ed ad diventarne, insieme ad altri, grande amico ed ad convincerlo  con Mario Barzanti  ad entrare nella Pievese.

Materrese iniziò prima a sponsorizzare la squadra, tramite il marchio di quella che era allora la sua azienda principale, la Romana Quadri, poi  nel  1976  divenne  presidente e lo  rimase, in questa prima esperienza, fino all’inizio degli 80.