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Gli dei di Lampedusa in scena al Teatro Comunale di Sarteano

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SABATO 8 OTTOBRE ORE 21.30 DOMENICA 9 OTTOBRE ORE 17.30

La tragedia di Lampedusa avvenuta il 3 ottobre 2013 a poche miglia del porto provocò 366 morti accertati e circa 20 dispersi presunti: fu la più grave catastrofe marittima nel Mediterraneo dall’inizio del XXI secolo. I superstiti salvati furono 155, di cui 41 minori.

Da allora, altri naufragi si sono aggiunti a quello, e molti altri corpi hanno raggiunto i loro fratelli sul fondo del Mediterraneo, senza che si sia trovata fino ad adesso una risposta adeguata a quanto detto dal sindaco di Lampedusa: “Non sappiamo più dove mettere i morti e i vivi”.

Lo spettacolo Gli dei di Lampedusa parte dal questo avvenimento per proporre l’incontro di quattro personaggi (Antigone, il Becchino, Mamma Africa e Sindbad) che si interrogano su come agire e reagire di fronte alla massa di persone che quotidianamente arriva sulle coste dell’isola, e su come trattare i morti che invece non ce l’hanno fatta.

Un problema reale, che non riguarda solo chi quei morti se li trova sulle proprie spiagge.

“Quando nel 2013 ho sentito cosa stava succedendo a Lampedusa- dice l’autrice e regista Laura Fatini- ho immediatamente pensato al testo classico della letteratura greca, Antigone, e le sue riscritture moderne (Brecht, Woolf, Yourcenar, Anouilh). Lì il tema della sepoltura è centrale, come lo era adesso, a Lampedusa. Ha senso rischiare la vita dei sub, far fare loro un lavoro inumano, per ripescare i corpi di chi il mare ha seppellito, per poi dare loro sepoltura in una terra sconosciuta, straniera? Non è più naturale e rispettoso lasciare che i corpi vengano accolti in un mare che non ha confini politici e geografici, e in esso scomparire? O è più giusto e rispettoso che i corpi vengano consegnati alla terra, e pianti da voci sconosciute, ma pur sempre cariche di umanità? Senza dare giudizi o proporre soluzioni, ho scritto un testo che mette sotto una lente di ingrandimento il dramma della morte in mare prima di raggiungere la libertà desiderata”

Lo spettacolo mescola dunque testi classici e contemporanei di Erri De Luca e di Anouilh, a testimonianza di come le tematiche affrontate siano sempre al centro della vita umana.

“I miei Dei– prosegue la Fatini­- si trovano su una spiaggia al di là del tempo e dello spazio, perché è da lì che osservano tutti i viaggi e tutti i naufragi che sono avvenuti mentre gli uomini cercavano la libertà: è quindi un racconto a più voci sulla tragedia di Lampedusa, che è diventata il simbolo della trasformazione del Mediterraneo da culla a tomba della civiltà”.

Testo e regia

Laura Fatini

Con materiali da “Solo andata” e “L’ultimo viaggio di Sindbad” (Erri de Luca) e “Antigone” (Sofocle- Anouilh)

Con

Giulia Roghi- Antigone
Pierangelo Margheriti- Sindbad
Anna Maria Meloni- La Madre
Calogero Dimino- Il Becchino

voce
Maria Pina Ruiu

posti limitati- prenotazione obbligatoria
prenotazioni@arrischianti.it
393/5225730

ingresso 10 euro- soci Arrischianti 8 euro

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