Home Rubriche Elezioni comunali. Intervista al sindaco Fausto Risini.

Elezioni comunali. Intervista al sindaco Fausto Risini.

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Come annunciato il Corriere Pievese accompagnerà questa campagna elettorale che ci porterà l’8 ed il 9 giugno alla elezione del sindaco e del consiglio comunale per la legislatura 2024 – 2029, fornendo,  possibilmente, la ampia possibilità di documentazione ai propri lettori ed alla cittadinanza in genere. Avevamo detto che avremmo cominciato con le interviste dei candidati sindaci. Lo facciamo con una intervista del sindaco in carica Fausto Risini che ha annunciato la sua ricandidatura. Chiederemo di fare altrettanto con Lucia Fatichenti e Marco Cannoni. (ndr)
Allora sindaco, sei stato l’ultimo in ordine di tempo ad ufficializzare la tua ricandidatura, dopo quelle di Lucia Fatichenti e di Marco Cannoni, anche se qualcuno diceva che eri in campagna elettorale dal giorno dopo l’elezione. Hai avuto mai qualche dubbio sul ripresentarti? Non mi riferisco tanto ai problemi che puoi avere incontrato in questi cinque anni sicuramente tempestosi, vedi pandemia e guerra, quanto all’età che come a me, a volte suggerisce di dare spazio ai giovani o meglio creare le condizioni per un avvicendamento con dei giovani.

Per oltre trentacinque anni ho vissuto a contatto diretto con i bisogni dei cittadini, in questa esperienza amministrativa ho semplicemente proseguito con gli stessi metodi, ovvero dare risposte immediate ed efficaci alle loro esigenze. Assumere questo incarico significa voler portare a termine il progetto che abbiamo elaborato per la nostra città, ambizioso, qualificante e che garantisca uno sviluppo sostenibile per la nostra comunità, un progetto che chiaramente non può concretizzarsi in soli cinque anni. Quando si hanno forti stimoli, passione e le giuste motivazioni l’età anagrafica è irrilevante. Non potevano esserci dubbi sulla nostra ricandidatura.

Hai annunciato la candidatura con la lista civica “Liberamente”. La stessa di cinque anni fa.  Cinque anni fa questa lista fu sostenuta dai partiti di destra e dal M5S. Quest’ anno?

I partiti hanno appoggiato la lista nel 2019 condividendone il progetto e ad oggi lo hanno confermato. Tutti.

Qual è il giudizio che dai su Città delle Pieve? Della città, nel suo insieme. Lo stato della sua economia. Dei suoi servizi?

Città della Pieve è il luogo del mio cuore, la mia passione, la mia vita, la mia casa. Ovviamente ha i suoi problemi e limiti, che tutti noi conosciamo bene, ma è talmente bella, affascinante e con un grande potenziale che tutto il resto passa in secondo piano, si dimentica.

Sul piano economico, dai dati della Banca d’Italia, siamo tra i sette comuni umbri che dimostrano un maggiore dinamismo economico ed una rilevante capacità attrattiva. Anche i nostri redditi medi sono tra i più alti della regione.

In tema di servizi, abbiamo estremamente sofferto lo smantellamento della sanità pievese e la chiusura dell’ospedale avvenuta nel 2017. Da quel momento cerchiamo di difendere con le unghie e con i denti quello che abbiamo e ci battiamo per ottenere ciò che serve ai nostri cittadini: il Pronto Soccorso h24, la chirurgia elettiva e la diagnostica.

Nella presentazione che hai fatto di questa tua ricandidatura, ci sono una serie di obbiettivi raggiunti e realizzazioni fatte. Di quali ti senti maggiormente soddisfatto?

Di tutti. Ma se devo scegliere sono maggiormente soddisfatto delle strutture per i giovani (il rifacimento del campo nero i cui lavori partiranno nei prossimi mesi; le aree gioco, del centro storico e di Moiano, per le quali abbiamo intercettato fondi per il rinnovamento, alle quali seguiranno quelle di Ponticelli, Po’Bandino, le Barricate; la nuova area fitness di prossima realizzazione presso la pineta). Il progetto della nuova scuola primaria e dell’infanzia del capoluogo e i lavori attualmente in corso per realizzare il nuovo asilo nido. Poi fondamentali sono i progetti legati all’ambiente: la città amica delle api; l’inserimento della raccolta differenziata anche per i rifiuti da passeggio; l’iniziativa “un albero per ogni nato o adottato”; l’erogatore di acqua filtrata presso la scuola media; i vari progetti di recupero e riqualificazione degli spazi verdi; l’utilizzo sugli spazi pubblici di prodotti biologici.

Molto importanti sono poi tutti gli interventi di riqualificazione del centro storico e delle frazioni, come ad esempio la riqualificazione di piazza Plebiscito, il cuore del nostro centro storico, precedentemente mero parcheggio per le auto; la valorizzazione delle aiuole laterali alla Rocca Perugina; la riqualificazione di viale Icilio Vanni; il progetto di progressivo rifacimento della pavimentazione del centro storico, iniziato da via del Fango e via del Cocciaro, per proseguire a breve su via Verri, via Manni, via Case Basse e via delle Forbici. Senza contare il bando vinto da 700 mila euro per la sistemazione di tutta la pineta e la creazione della prima area di sgambamento cani di Città della Pieve. Dal punto di vista turistico sono stati fondamentali gli interventi di adeguamento, riqualificazione e messa a norma degli spazi culturali di Palazzo Della Corgna e di Santa Maria dei Servi che oggi, grazie a questi interventi effettuati in occasione della mostra dedicata al cinquecentenario dalla morte del Perugino, possono finalmente essere utilizzati per eventi di livello, nazionali ed internazionali.

Per quanto riguarda le frazioni, non possiamo non citare l’ottenimento di 404 mila euro per la realizzazione della rotatoria in prossimità dell’area di servizio Fondovalle a Ponticelli, come la realizzazione del marciapiede a Maranzano con i sottoservizi e l’illuminazione a led o la realizzazione della piazza in via Abruzzo e l’acquisto del terreno davanti alla Chiesa per creare una ulteriore piazzetta e spazio aggregativo a Po’ Bandino.

Quali sono invece le difficoltà più importanti che hai incontrato?

Senza dubbio i tempi degli iter burocratici per la realizzazione dei progetti, che rallentano enormemente la dinamicità di una amministrazione e di un comune, con una mole di questionari e rendicontazioni da evadere e una miriade di incombenze che sono sorte con le diverse normative degli ultimi anni. Ma ovviamente i momenti più duri sono stati gli oltre due anni e mezzo di Covid-19, che hanno completamente paralizzato l’attività amministrativa e qualsiasi tipo di politica di progettazione e sviluppo e la guerra che ha causato uno shock negativo sull’economia mondiale, con i costi delle utenze quasi triplicati e l’aumento esponenziale delle materie prime per i lavori nei cantieri. Ma anche in queste occasioni non abbiamo mai smesso di profondere il massimo impegno per la costruzione di un futuro migliore per la nostra Città.

Questi cinque anni, hanno ribadito la netta sottovalutazione in primis da parte della sinistra nel cinquantennio del suo governo, ma poi anche della destra attualmente al comando, del nostro territorio, di Città della Pieve e della zona orvietana confinante. Siamo l’unica zona senza un ospedale. L’ospedale di area disagiata non si farà. Cosa pensi che si riuscirà ad avere?
 Partiamo dalla chiusura del nostro Ospedale del 2017, dalla poca lungimiranza e dalla preponderante attività   decisionale dei partiti centrali. Le decisioni non venivano prese qui: dai pievesi per i pievesi, ma dalle sedi dei partiti distanti dalle reali esigenze dei cittadini. Con noi e con la nostra amministrazione civica tutto questo non accade più, oggi continuiamo a batterci per ottenere i servizi indispensabili a questo territorio: il Pronto Soccorso h24, la chirurgia elettiva e la diagnostica. Ad oggi, seppur è tramontato il presidio di area disagiata, siamo in dialogo con la Regione Umbria e i vertici USL per inserire nella nostra struttura, in cui nel nuovo PSR è previsto un Ospedale di Comunità, i servizi sopracitati.
Anche sulle infrastrutture viabilità e manutenzioni per quanto riguarda i collegamenti non possiamo certamente ritenerci soddisfatti. La giunta regionale ha ignorato la stazione di Chiusi e i suoi collegamenti veloci con Perugia tramite la Pievaiola. La Provincia sembra che pensi che la Pievaiola finisca là dove comincia la strada per Solomeo? Sei d’accordo?

 Certamente non siamo soddisfatti e per questo motivo sono stato il primo sindaco a firmare e sostenere l’alta velocità a Chiusi. Lo abbiamo sempre detto che le infrastrutture e le connessioni sono fondamentali per lo sviluppo e la vitalità di un territorio. Come accaduto per la stazione di Chiusi, siamo anche in prima linea, con gli altri sindaci interessati, per lo sfondamento della Piegaro-Moiano, per migliorare la connessione con Perugia e per evitare il passaggio dei grandi mezzi dentro la frazione.

Questa è una zona dimenticata dalla Provincia, basti vedere appunto la Pievaiola per la quale mi sto battendo da tempo, seppur siamo riusciti ad ottenere anche alcuni interventi, come l’ultima asfaltatura effettuata a Canale e i lavori di messa in sicurezza dei ponti. La nostra attività di sollecitazione di interventi agli enti sovraccomunali è continua e concreta.

Anche sul turismo non possiamo ritenerci soddisfatti. I dati dicono che siamo l’unica zona di Umbria e Toscana confinante che non cresce. Molto dipende dalla mancanza di alberghi e quindi di turismo organizzato. Si può, secondo te fare qualcosa?

Dal punto di vista turistico registriamo un trend crescente di arrivi, ma una diminuzione del numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi.

Per la mancanza di alberghi a livello locale, è in atto da tempo il confronto da parte dell’amministrazione con investitori privati, che frequentemente presentano un forte interesse per le attività chiuse, ma che purtroppo non riescono a concretizzarsi. Speriamo che questo blocco, a breve, possa essere superato.

A Città della Pieve registriamo inoltre una costante crescita delle locazioni brevi ad uso turistico, insufficienti però a soddisfare la domanda complessiva di posti letto e che non offrono quei servizi e quelle esperienze che trattengono il visitatore e lo invogliano ad allungare il suo periodo di permanenza.

E’ evidente l’esigenza di incrementare l’offerta di esperienze turistiche da poter vivere sul territorio per trattenere il visitatore per più giorni (neverending tourism) e questo continueremo a costruirlo insieme agli operatori turistici locali, ampliando la progettualità che abbiamo già avviato con il Brand Città della Pieve e continuando ad investire sui percorsi museali, culturali ed esperienziali, come i Trekking Urbani e Naturalistici che abbiamo già attivato con buoni risultati. Per noi è fondamentale dunque continuare a rafforzare la rete tra imprenditori e associazioni già esistente e avviata.

Come amministrazione, per incrementare gli arrivi, abbiamo anche aumentato gli investimenti in comunicazione e promozione e stiamo inoltre puntando ai nuovi trend turistici per ampliare i target, come l’Holiday Working, visto che sempre più smart worker lavorano da remoto in una località diversa dalla propria, il che contribuisce alla valorizzazione dei territori anche in bassa stagione, offrendo postazioni per lo smart working, una sala per le videoconferenze con schermo interattivo e un’ulteriore sala per lo smart working o il coworking. La risultanza di questo lavoro uscirà proprio nei prossimi giorni. Anche la realtà virtuale è un orientamento digital che registra grande interesse e ha trasformato il modo in cui i potenziali viaggiatori esplorano le destinazioni prima di prenotare. Per questo abbiamo realizzato un’esperienza VR immersiva per permettere di avere un assaggio dell’esperienza reale di Città della Pieve comodamente da casa, anche dall’altra parte del mondo. Questo non solo aiuta nella decisione del viaggio ma arricchisce anche l’anticipazione elevando l’entusiasmo e l’engagement dei potenziali visitatori. Inoltre fornisce ai turisti informazioni digitali contestuali sovrapposte alla visita reale, arricchendo significativamente l’esperienza di scoperta.

La costituzione delle regioni avvenne anche come risposta ai movimenti lotta democratici degli anni sessanta e settanta. Le Regioni e i comuni associati avrebbero dovuto essere il perno della riforma e della semplificazione dello stato. Quest’area fu, come ti potrai ricordare fra le prime e le più convinte a partire. Poi le cose sono andate, a mio giudizio, diversamente sia per quanto riguarda il ruolo delle regioni sia per quello dei comuni associati. Come è adesso la situazione nell’Unione dei Comuni, e come pensi di lavorare eventualmente nei prossimi anni.
E’ evidente che l’Unione dei Comuni non da i risultati sperati, se non per quanto riguarda l’ufficio condiviso dei servizi sociali; mentre il coordinamento per le strategie turistiche comuni stenta molto a decollare e produrre prodotti di livello. Nei prossimi anni continueremo a portare il nostro contributo costruttivo, sempre alla ricerca della crescita sostanziale che quest’area vasta merita.

Una delle critiche che sono presenti fra chi ha seguito con più attenzione questa legislatura è stata quella che sostiene hai rappresentato il “cosiddetto uomo solo al comando”, cioè che hai dato poco spazio alla giunta e che hai poco delegato. Che ne pensi?

Ho semplicemente esercitato le mie funzioni avvalendomi delle prerogative attribuitemi dalla legge e con le responsabilità civili e penali che ne conseguono. Sono indubbiamente un sindaco molto presente e disponibile per la mia città e per la mia comunità, gli sto dedicando la mia vita, h24, impegnandomi al massimo. Rispetto ai rapporti interni alla Giunta, con gli assessori abbiamo condiviso tutti i provvedimenti presi, ascoltando i loro molteplici progetti e sviluppandoli sempre insieme. Come squadra. Mi preme precisare che ad oggi tutti gli atti approvati hanno parere favorevole all’unanimità.

Qual è il primo progetto su cui ti impegnerai, se verrai rieletto?

Lavorerò di concerto con la nuova giunta per portare a compimento tutti i numerosi progetti che abbiamo presentato e quelli per i quali siamo in attesa di risorse come il “progetto parcheggi”, già approvato dalla Soprintendenza e che comprende anche la ristrutturazione dell’ex Consorzio da parte del proprietario. Il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio con risalita meccanizzata. Una infrastruttura alla quale teniamo moltissimo e che potrebbe definitivamente risolvere una questione annosa che ci insegue da decenni. Allo stesso modo verrà realizzato il progetto relativo al Puc3 di un parcheggio nelle immediate vicinanze della Chiesa di San Pietro, che potrebbe fornire una vera boccata di ossigeno ai residenti di un’ampia fetta del centro storico, al momento priva di posteggi. Altra tematica a cui teniamo moltissimo e che porteremo avanti è la realizzazione di 10km di asfaltatura all’anno e 50 m2 di rifacimento all’anno della pavimentazione in pietra del centro storico. Infine, ma non per importanza, la continuazione delle progettualità che ci consentiranno sempre più di abbattere il divario tra le frazioni e il centro storico. Perseguendo e sviluppando per ognuna la sua propria attitudine, sport, commercio, artigianato, residenzialità di qualità, accrescendone la vivibilità che ci consentirà di renderle maggiormente attrattive e centrali.