(Comunicato stampa)
“Consideriamo la riorganizzazione dei Distretti sanitari da dodici a cinque una decisione adeguata ai territori, ma diventa fondamentale la necessità di migliorare la proposta, preadottata in Giunta, di ridefinire l’area del Trasimeno e dell’Altotevere che per caratteristiche morfologiche, viarie, socio-economiche e per la dislocazione delle strutture di erogazione, nonché per le dotazioni di personale, non possono essere accorpate”. Sono le parole del Senatore Luca Briziarelli, dell’On. Riccardo Augusto Marchetti e dei Consiglieri regionali della Lega, Eugenio Rondini e Manuela Puletti relativamente al nuovo Piano Sanitario dell’Umbria. “Le due realtà – continuano gli esponenti del Carroccio – non hanno caratteristiche tali da poter essere unite. In questo contesto si deve pensare per Città di Castello e l’Altotevere a una eventuale collaborazione con Gubbio, qualora la dimensione territoriale non sia sufficiente a garantire l’autonoma permanenza, mentre per il Trasimeno si deve valutare un accorpamento con Corciano ed eventualmente con il territorio del perugino. L’idea della Regione Umbria – dicono Briziarelli, Marchetti, Rondini e Puletti – di partire dalle zone sociali è buona e inquadrata in un’ottica di maggiori servizi sul territorio e soprattutto più uniformi, ma si deve lavorare a una ridefinizione delle aree quanto prima. Ringraziamo sin da ora la Presidente Donatella Tesei e l’Assessore alla Sanità, Luca Coletto, ai quali già il 21 novembre scorso, al momento della preadozione dell’Atto in Giunta, abbiamo segnalato il problema, che si sono detti disponibili a valutare le nostre indicazioni e a ridefinire i confini”.