Chianciano si prepara per il PAESE DI BABBONATALE e si è affrettata a sventagliare lucine e addobbi. Con notevole anticipo ma in compenso articolate in una rete rutilante efficace affinché le famiglie di turisti con i marmocchi per mano non debbano muoversi nel mortorio. Sono addobbi suggestivi, raffinati nelle forme e nella luminosità. Certo arriverà Babbonatale e non con una slitta vuota. Si perché sono innumerevoli le cose fatte dall’amministrazione che appare sempre dinamica e attenta. Anche la raccolta differenziata porta a porta è stata gestita abbastanza razionalmente e sembra che vada. E poi un posticino sulla slitta spetta al colore. Si perché alcuni spazi murari sono stati decorati con murales e opere pittoriche notevolmente espressive e ben realizzate. Inoltre il recupero della pineta (dietro all’ufficio postale) fu provvidenziale perché dal degrado è sorto un “indiana park” con i percorsi di varia difficoltà. E da non dimenticare la segnaletica che indica vari percorsi ad anello nel territorio intorno a Chianciano, in modo che i turisti appassionati di trekking, possano avventurarsi con sicurezza nei bellissimi boschi. Ma non è tutto, sono state concluse alcune opere di assetto urbano e altre sono state avviate. E come non rammentare la realizzazione della fontana all’entrata di Chianciano venendo da Chiusi.
Qui però, i detrattori sono inorriditi e quelli a favore faticano un po’ a giustificare il “monumento” che forse doveva far risaltare l’elemento acqua con più decisione, per dare l’idea di entrare in un territorio termale, che da secoli ha messo al centro della propria economia e della propria cultura l’acqua e il termalismo. Invece sono dei massi, delle pietre stile Flintstone tra i quali scorre un rivolino di acqua. E per richiamare il concetto di Chianciano paese “For family” ci sono dei pupazzetti (intorno all’aiuola della piazza) che danno l’idea degli gnomi nei giardini delle ville un po’ kitsch. E appaiono come se durante i lavori fossero finiti per sbaglio sotto la schiacciasassi: si ergono nella loro silhouette che si mostra, a fronte con una sua forma e colore che si smarriscono nel profilo inesistente. Ora a voler essere troppo riflessivi la fontana non richiama a sufficienza il termalismo e i pupazzi non danno particolare suggestione di “fiaba” a sostegno del concetto For Family. Tuttavia ascriviamo quest’ultimo ragionamento alla soggettività dei detrattori, alcuni dei quali anche di “mestiere”.
Riepilogando, la slitta non può dirsi vuota, né si può negare che qualche miglioramento i cittadini l’abbiano notato. Ma resta ancora molto posto su questa slitta metaforica. Le aziende continuano a chiudere. E guardando al futuro, non si nota un disegno, una visione da poter coltivare sognando una ripresa e una Chianciano effettivamente nuova, nel senso economico-imprenditoriale. Mi spiego meglio: quando si prova a pensare in grande, con progetti “risolutivi” i cittadini, le imprese si sono trovati di fronte: Il parco acquatico da realizzare nel Fucoli. Nel senso che qualche ipotetico investitore avrebbe dovuto rischiare una valanga di euro per la realizzazione di questo progetto. Qualcuno ne ha più sentito parlare? E la perequazione? Un altro investitore (il primo ha già speso tutto nel parco acquatico) avrebbe dovuto abbattere un vecchio albergo e andare a costruire la stessa volumetria da un’altra parte. Ottimi immobili, situati al centro svenduti per pochi euro…nessuno li vuole. Figuriamoci prendersi la briga e l’onere economico di demolire e ricostruire in un altro punto….Lasciamo perdere.
Come sempre i chiancianesi non sono pessimisti per natura. E hanno apprezzato le cose fatte. Solo sperano che questi primi timidi risultati rappresentino dei mattoncini che evolvano verso un edificio con più solide fondamenta e che si proietti verso la “costruzione” di un futuro nel quale cittadini e imprese possano identificarsi partecipando unanimemente. Si colmerà gradatamente questo vuoto sulla slitta di Babbonatale? Ce lo auguriamo e ringraziamo l’amministrazione per le cose fatte.
Nunzio Dell’Annunziata